Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] da influenze maligne; ma anche il gruppo sociale dall’impurità del parto stesso e del sangue, mediante varie pratiche apotropaiche. Di esse fa parte l’eliminazione del cordone ombelicale (non di rado reciso dalla madre stessa) e della placenta ...
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Musica e società
Antonio Serravezza
Pratiche musicali, culture musicali e società
Il radicamento sociale della musica è al tempo stesso controverso e ovvio. Se sotto alcuni aspetti il legame del linguaggio [...] dell'esistenza più legati a forme di vita associata. Dalle funzioni cerimoniali a quelle di intrattenimento, dalle pratiche apotropaiche a quelle legate alla caccia o alla guerra, dall'alternanza stagionale dei lavori rurali alle ricorrenze civili o ...
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Abbigliamento
F. Piponnier
M. Nockert
G. Di Flumeri Vatielli
A causa della deperibilità dei materiali organici che ne costituivano la base, lo studio dell'a. medievale può fondarsi per la quasi totalità [...] del gusto: il simbolismo dei colori impregnava la mentalità e, per il gioco delle analogie, ad alcuni si attribuivano virtù apotropaiche, in particolare al rosso, mentre il giallo aveva una connotazione negativa.
Anche nell'uso dei colori si ebbe un ...
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apotropaico
apotropàico agg. [der. del gr. ἀποτρόπαιος «che allontana», der. di ἀποτρέπω «allontanare»] (pl. m. -ci). – Che serve ad allontanare o ad annullare un’influenza maligna: oggetti, atti, animali a.; formule apotropaiche.
zampa
s. f. [forse incrocio di zanca con gamba]. – 1. a. L’intero arto di un animale, dall’articolazione prossimale alla parte che tocca terra: le z. del cane, del gatto, del cavallo, del leone, ecc.; le z. della lucertola, del rospo, ecc.;...