Greci antichi
Emanuele Lelli
Alle radici della cultura occidentale
Per le straordinarie esperienze vissute in diversi campi ‒ dalla politica alla letteratura ‒ e per le affascinanti creazioni di cui [...] è il mito.
I Greci elaborarono una serie amplissima di racconti, dalla nascita del mondo fino alle rappresentazioni antropomorfiche (cioè in forma umana) dei sentimenti. Questi miti costituirono un serbatoio inesauribile di storie e personaggi a cui ...
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È il dio dell'amore. La poesia omerica non conosce Eros come nume: da Esiodo in poi invece esso è noto sotto il duplice aspetto di divinità teogonica e d'inseparabile compagno di Afrodite. Quale potenza [...] critica moderna hanno dato ora forma fallica ora invece forma piramidale. Da questo periodo primitivo di rappresentazioni non ancora antropomorfiche dobbiamo scendere, per le più antiche e sicure raffiggurazioni di E., ai confini fra l'arte del sec ...
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NIMBO (νέϕος, nimbus)
M. Collinet-Guérin
Disco luminoso collocato attorno alla testa di alcuni personaggi o di figure allegoriche.
Occorre per prima cosa precisare le diverse interpretazioni del termine [...] sul capo dischi disposti a spirali, che decorano anche utensili come gli arpioni.
Infine dovunque sono note figurazioni solari antropomorfiche, e il disco entra in contatto con l'essere umano, di preferenza con la testa, che contribuisce a formare ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA (v. vol. II, p. 215)
M. Spagnoli; L. Caterina
Le più antiche immagini del B., databili, sia pure in modo relativo, risalgono al regno del kuṣāṇa Kaniṣka (v.). [...] rapporto con il desiderio di situare il B. su un piano sovrumano, appare evidente sin dagli inizî della rappresentazione antropomorfica del Maestro ed è confermato dalla fortuna che la stele incontrerà nelle scuole più tarde e, in particolare, in ...
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STATUA DI CULΤO (v. vol. VII, p. 476, s.v. Statua)
S. De Angeli
Mondo classico. - Con questa definizione si indica la più importante rappresentazione di divinità in un santuario, oggetto e centro di [...] » (Paribeni). Di qui, la frequente scelta della scultura a tutto tondo, quale mezzo il più efficace e idoneo per la resa antropomorfica di una figura divina, e dunque per immagini di culto, di fronte al più raro, anche se significativo, impiego del ...
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GADDI, Paolo
Giulia Crespi
Nato a Modena il 1° ott. 1805, si laureò in medicina e chirurgia nella sua città natale nel 1832. Durante il corso di laurea (1825-30) redasse un gran numero di appunti e [...] (Iperostosi scrofolosa cefalo-vertebrale e cefalo-sclerosi sifilitica, ibid., 1863, t. V, sez. di scienze, pp. 35-42), antropomorfiche (Cranio ed encefalo di un idiota, ibid., 1867, t. VIII, sez. di scienze, pp. 81-117), cliniche (Spontanea ...
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(XIII, p. 807)
Nuovi studi hanno contribuito a una migliore conoscenza degli E., popolazione anellenica insediata nella Sicilia occidentale in centri situati su montagne o colline difficilmente accessibili [...] ), è certamente una sorta di ceramica impressa, presente nell'area e di produzione locale, caratterizzata da figurazioni antropomorfiche e teriomorfiche, che possono essere accostate a produzioni anatoliche e cipriote, portate dagli E. in Sicilia al ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] delle t. del cinema diede vita a forme visivo-dinamiche assolutamente nuove, anche, e soprattutto, lavorando sulla dimensione antropomorfica.
Il sonoro e il cinema classico
Il passaggio al sonoro (v. colonna sonora e suono) si realizzò soltanto ...
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LUXEUIL, Abbazia di
F. Cecchini
(Luxovium, Lussovium nei docc. medievali)
Abbazia situata nella cittadina di Luxeuil-les-Bains (dip. Haute-Saône), ai piedi dei Vosgi, nella diocesi di Besançon, L. fu [...] del testo della Vulgata (Ganz, 1991), mentre mancano gli evangeliari, e questo spiega in parte l'assenza di figurazioni antropomorfiche nella miniatura di Luxeuil.Le origini irlandesi dell'abbazia e i legami con le altre fondazioni di s. Colombano ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] divino. Ma la critica religiosa, che già si era affermata nel sec. VI, in Seriofane, come lotta contro le figurazioni antropomorfiche del divino, diviene per i sofisti del sec. V, nella sostanza se pur non sempre nella prudente apparenza, negazione ...
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antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...
antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...