Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] Categorie, la linguistica o filosofia dellinguaggio, trattata nella prima parte del De interpretatione, la teoria dei e fa riferimento all'azione (prãxis), rientra nell'antropologia e forse anche nella filosofia pratica.
La trattazione aristotelica ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] che ci si possa illudere di giungere a una ‛antropologia psicanalitica' o di cogliere mediante l'etnologia una ‛ angolo retto; di qui sorge il tema di una teoria pura dellinguaggio in condizione di fornire all'etnologia e alla psicanalisi il loro ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] cambiamento di prospettiva è offerto da una disciplina quale l'antropologia, che, avendo a che fare da una parte con le è necessario ricorrere all'interpretazione allegorica. "Senza abusare dellinguaggio" è il monito ricorrente di Agostino; a suo ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] alcuna esperienza della vita nelle società di cui scrivevano.
L'antropologo W.H.R. Rivers, invece, basò le sue teorie persone cui appartengono potrebbe derivare in parte dal potere dellinguaggio di cui facciamo esperienza sin dall'infanzia: il ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] umano e comportamento animale. Ne è derivata una correzione importante rispetto all'antropologia tradizionale, la quale aveva fatto della cultura - e dellinguaggio - un attributo esclusivo dell'uomo. L'etologia ha infatti mostrato come molti ...
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Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] e manifestantesi nel corso del suo sviluppo. E andrà in cerca delle radici storiche dellinguaggio come della poesia, a esso un ruolo strategico all'interno della sociologia o dell'antropologia. Per Comte il progresso è, insieme all'ordine, uno dei ...
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Futuro
Wendell Bell
Introduzione
L'espressione 'astronave Terra' è divenuta oggi una metafora efficace e familiare, che evoca l'immagine degli abitanti del nostro pianeta proiettati tutti insieme nello [...] al futuro. L'apprendimento dellinguaggio comporta l'apprendimento delle concezioni del tempo dominanti nella propria cultura nel campo dell'antropologia anticipatrice, in cui i metodi della ricerca sul campo antropologica, tradizionalmente orientati ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] il funzionalismo malinowskiano è l'equivalente in antropologiadel behaviorismo in psicologia. Studiando le correlazioni tra fa sì che i simboli della stratificazione sociale (nel linguaggio, nell'abbigliamento, ecc.) siano molto meno marcati che in ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] stesso e dei suoi membri.
Antropologia
Anche nelle sue forme più , infatti, l’art. 73, co. 1, lett. d, del d.p.r. 917/1986 (testo unico delle imposte sui redditi, specifico (si pensi, per es., al linguaggio), che la contraddistingue e, al tempo ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] non muta e non perisce. Di qui la "crisi" del socratismo che si manifesta nel Menone e nel Gorgia, il ontologici che il pensiero e il linguaggio devono rispecchiare quando connettono soggetto e , dalla fisica all'antropologia, dalla biologia alla ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...