SALVIATI
Roberto Palmarocchi
Famiglia fiorentina. Se ne ritiene capostipite un Gottifredo, vivente in Firenze nel sec. XII, che secondo una tradizione sarebbe appartenuto alla casa dei Caponsacchi; [...] Urbano VIII. La famiglia S. ebbe ancora tre cardinali: Antonio Maria, nominato nel 1583, morto nel 1602; Alamanno, nominato titolo, dispose che il terzogenito (v. salviati, scipione) sostituisse al suo nome quello Salviati (1834).
V. Spreti, Encicl. ...
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SALVIATI, Jacopo
Sara Orfali
SALVIATI, Jacopo. – Figlio di Alamanno di Francesco e di Contessa Bonfiglioli, nacque nella seconda metà del XIV secolo, in data imprecisata.
Prima di dedicarsi esclusivamente [...] termine usuale, poiché il suo successore – Antonio d’Alessandro – aveva rifiutato l’incarico). origine fino al MDCCCXIV, Lucca 1833, p. 248; P. Hurtubise, Une famille-témoin. Les Salviati, Città del Vaticano 1985, pp. 27, 29, 37-42, 44 nota, 45, 62, ...
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SALVIATI, Bernardo
Pierre Hurtubise
– Nacque a Firenze il 17 febbraio 1508 da Jacopo e da Lucrezia de’ Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico.
Fu il decimo figlio, il quinto maschio, di una coppia eccezionalmente [...] in gran parte abitabile al momento del suo arrivo a Roma nel maggio 1561. Salviati vi si trasferì insieme con il suo seguito, che comprendeva tra gli altri il nipote Antonio Maria, il futuro cardinale, e una sessantina di domestici preposti ai vari ...
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SALVIATI, Filippo Vincenzo Romolo
Allì Caracciolo
– Nacque in Firenze il 29 gennaio 1583 (1582 more florentino) da Averardo di Filippo e da Alessandra di Giovambattista Nerli, che morì a pochi giorni [...] del padre, divenne pupillo dello zio paterno Antonio, che lo avviò alla gestione dei loro banchi . S., ibid., XX, 1909, pp. 314 s. (indice delle ricorrenze di Salviati nei 19 volumi precedenti), 530 (scheda biografica); G. Abetti, Amici e nemici di ...
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Salviati, Alamanno
Valentina Lepri
Alamanno di Averardo di Alemanno S. nacque nel 1459 in una delle più illustri famiglie fiorentine (originaria di Fiesole e legata fin dal Medioevo alla potente casa [...] lettera inviata a S. dal commissario al campo di Pisa, Antonio da Filicaia; cfr. Luzzati, Sbrilli 1986).
Bibliografia: Fonti -72; V. Pinchera, Lusso e decoro. Vita quotidiana e spese dei Salviati di Firenze nel Sei e Settecento, Pisa 1999, pp. 1-3; ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] il duca Francesco Maria Farnese (1694-1727), né il fratello Antonio (1727-31) hanno figli, e della Toscana, già in fase A. Specchi, F. De Sanctis, F. Raguzzini, N. Salvi elaborano soluzioni scenografiche; G. Valvassori e G. Sardi operano con un ...
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Famiglia di mosaicisti (sec. 16º), originaria del Friuli ma operosa a Venezia. Il più noto è Vincenzo: molti suoi lavori nella basilica di S. Marco, tra cui un grandioso Albero di Iesse (1542-52), su cartoni [...] mosaici con Cristo che risuscita il figlio della vedova e Cristo che guarisce l'inferma su cartoni del Salviati (1567), e l'Ultima Cena su cartone del Tintoretto (1568-71). Giovanni Antonio, figlio e allievo di Vincenzo, fu, sembra, anche architetto. ...
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Pittore (Genova 1526 circa - ivi 1594), figlio di Antonio. A Genova partecipò spesso con il fratello Ottavio, a imprese decorative (palazzo Spinola, 1565; palazzo Cambiaso, 1565 circa, ecc.), in cui mostra [...] l'influsso del manierismo tosco-romano (F. Salviati) ed emiliano; eseguì ritratti (Poeta, 1579, Palazzo Rosso) e pale d'altare, rispondendo alle esigenze di semplicità e chiarezza dell'arte controriformistica (Immacolata Concezione, 1588, S. Pietro ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] guida di G., da un abile meccanico, Marco Antonio Mazzolini; e il suo uso insegnato ai suoi la decisione del S. Uffizio, che in ciò non trovava nulla in contrario, salvo a veder bene ciò che si doveva scrivere sull'epitaffio, si chiude (1734) ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] ogni suo ufficio, confinato per un anno nel territorio fiorentino - salvo alcuni giorni concessigli per assettare le sue faccende. Né i guai I Discorsi furono stampati la prima volta a Roma (Antonio Blado) nel 1531 e nello stesso anno, posteriormente ...
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salvabanche
(salva-banche), agg. inv. Ideato per favorire gli istituti bancari, per evitare alle banche l’onere di rimborsare i clienti che hanno stipulato mutui a tassi troppo elevati. ◆ Il partito della Nuova pace, il secondo per importanza...
salvaimprese
(salva-imprese), agg. Che tutela e incentiva l’attività imprenditoriale e produttiva. ◆ Si chiamano manager salvaimprese: li chiamano per soccorrere aziende in difficoltà, loro partono, vanno sul posto, in Russia Africa o America...