VITELLI, Vitello
Michele Lodone
– Nacque forse a Città di Castello nel 1480, figlio naturale di Camillo. Il nome della madre è ignoto.
Fu probabilmente Camillo – condottiero e signore di fatto di Città [...] Colonna, alla metà di settembre decise di abbandonare l’assedio di Parma, accorrendo insieme al vescovo di Pistoia AntonioPucci alla difesa di Modena, per poi contrattaccare le truppe estensi (alleate con i francesi) a Finale Emilia, costringendo ...
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Genova
Silvia Moretti
Numerosi i riferimenti a G. nelle Istorie fiorentine (da qui in poi Ist. fior.), ricordata per la prima volta (I v 5) insieme a Firenze, Pisa, Milano, Napoli e Bologna, alle città [...] e per questo veniva punito dalla reazione genovese e costretto a ripiegare; le truppe, rianimate dai nuovi commissari AntonioPucci e Bernardo Del Nero, conquistavano facilmente Pietrasanta che si arrendeva l’8 novembre 1484 (VIII xxxi 4-6), uscendo ...
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TALENTI, Francesco
Simone Caldano
Nacque verosimilmente a Nipozzano nel primo decennio del XIV secolo. Il Necrologio di S. Maria Novella a Firenze testimonia che Jacopo Talenti, probabile fratello di [...] campanile (ibid.). Doveva essere capomastro già da qualche anno: nel canto 85 del Centiloquio (1373), in relazione al cantiere, AntonioPucci riferisce che, partito Andrea Pisano (alla fine del 1341 o, al più tardi, nel 1342, come sappiamo da studi ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] e argomento (per lo più non lirico), ma non divisi in canti: molti ne scrisse, per es., il rimatore fiorentino AntonioPucci (a sua volta autore del Centiloquio, nel quale è versificata in canti la Cronica di Giovanni Villani). Tali testi prendono il ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] insieme con i cantari di leggende e di storie popolari (il Liombruno, il Bel Gherardino, Pulzella Gaia, il Gismirante di AntonioPucci, il Gibello); la novella in versi si poté creare in tal modo una tradizione, che mantenne per secoli nella memoria ...
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GIOCOSA, POESIA
Giulio Natali
Quantunque nella tradizione retorica italiana la poesia giocosa sia spesso considerata come un genere letterario, è evidente che il "giocoso", il "burlesco", il "faceto" [...] Trecento, fra i quali eccelle, con i sonetti, AntonioPucci. Nella prima metà del Quattrocento, fecondissimo cultore della dei suoi seguaci, della seconda metà di quel secolo, sono Antonio Cammelli, detto dalla patria il Pistoia, che lo supera per ...
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McKENZIE, Kenneth
Filologo americano, nato a Cambridge il 24 luglio 1870. Ha insegnato filologia romanza alla Yale University di New Haven (1909-1915), poi a quella di Illinois (1915-1925) e in seguito [...] Nuova (1903), Unpublished manuscripts of Italian Bestiaries (1905), Il Bestiario Toscano (1912), Concordanze delle Rime di F. Petrarca (1912), AntonioPucci: Le Noie (1931), ecc. Ha tradotto e ha curato varie edizioni di classici italiani e francesi. ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] il termine cronologico più accreditato per l’avvio dell’avventura umana di Giotto di Bondone, poiché lo scrittore fiorentino AntonioPucci, nel suo Centiloquio (1775), afferma che l’artista morì nel 1336 – in stile fiorentino, che corrisponde al 1337 ...
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SANTI, Raffaello
Francesco Paolo Di Teodoro
Vincenzo Farinella
SANTI (Sanzio), Raffaello. – Nacque a Urbino il 28 marzo o il 6 aprile 1483: la prima data si basa sulla testimonianza vasariana («Nacque [...] e, ancora, nel 1520 (un pagamento all’architetto Giovanni di Antonio di Cristoforo Pallavicini è registrato alla data del 23 maggio 1514 per la cappella funeraria fatta costruire dal vescovo AntonioPucci e dalla gentildonna Elena Duglioli dall’Oglio ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] Sarà bene ricordare, a tal proposito, che fin oltre la metà del secolo le invettive politiche e i lamenti storici di AntonioPucci sono in forma di serventese o di canzone.
Le imitazioni più notevoli, sia pure a diverso titolo, della t. dantesca vera ...
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centiloquio
centilòquio s. m. [dal lat. mediev. centiloquium, comp. di centum «cento» e del tema di loqui «parlare»], letter. – Opera letteraria o dottrinale divisa in cento parti; soprattutto come titolo: per es., il Centiloquio del poeta...
messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come appellativo di alti personaggi e attribuito...