Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] il Vecchio, attivi anche a Roma, a Napoli, a Loreto, a Lione e ad Avignone, vivacissimi interpreti delle antichitàromane, autori di innovative strutture fortificate (Sarzana, Civitacastellana, Nettuno ecc.). Notevole fu l’impresa, connotata da modi ...
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Architetto e pittore (Napoli 1513 circa - Ferrara 1583). Trasferitosi a Roma giovanissimo (1534), si dedicò allo studio delle antichità. Nel 1542 si impegnò a dipingere grottesche nel palazzo d'Urbino [...] l'altro, riordinò le collezioni archeologiche degli Este. Importantissimo è il contributo di L. alla conoscenza delle antichitàromane, non solo per il Libro delle antichità di Roma (1553) e altri pochi scritti a stampa, ma per la ingente quantità di ...
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Pittore (Firenze 1449 - ivi 1494). Figlio di un artigiano (famoso per le acconciature femminili di ghirlande, donde il soprannome), il Gh., forse allievo di A. Baldovinetti, fu certo attento alle novità [...] soprattutto dal fratello David. Della sua abilità disegnativa rimane testimonianza nel Codex Excurialensis, con copie dei suoi disegni di antichitàromane. Nella bottega del Gh. si formarono, tra gli altri, Michelangelo, Fr. Granacci, G. B. Utili. ...
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Incisore e architetto (Mogliano, Mestre, 1720 - Roma 1778). Si formò a Venezia con lo zio M. Lucchesi, ingegnere idraulico, e poi con l'architetto palladiano G. A. Scalfarotto; seguì inoltre l'insegnamento [...] sono i Capricci, dal luminoso impianto di origine veneziana; seguono le Antichitàromane (1756), la nuova edizione delle Carceri (1760), Della magnificenza ed architettura de' Romani (1761), dedicato a papa Clemente XIII, suo protettore e mecenate ...
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Pittore e scrittore portoghese (Lisbona 1517 - ivi 1584). In Roma, ove dimorò due anni, conobbe Michelangelo, Vittoria Colonna e gli eruditi del tempo. Fissò poi in alcuni dialoghi il ricordo delle conversazioni [...] morire, De Cristo Homen. È il primo scrittore occupatosi in Portogallo di argomenti di arte. Un suo importante libro di disegni, interessante anche per i rilievi delle antichitàromane e particolarmente della Domus Aurea, è conservato all'Escorial. ...
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Pittore e incisore (Roma 1747 - Perugia 1817). Vicino alle soluzioni disegnative di J. P. Hackert, dipinse paesaggi con figure storiche e incise vedute di antichitàromane, paesaggi e scene di genere, [...] mostrando maggiore libertà inventiva e compositiva nella serie di disegni a seppia e a penna (Costumi della campagna romana e Vedute dei dintorni di Roma, Roma, Biblioteca Hertziana e Gabinetto nazionale delle stampe). ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] il soggiorno veneziano, consentì a L. una nuova presa di contatto con l'arte classica e con le raccolte di antichitàromane (Marani, 1995). Conseguenza di questi rapporti veneziani sono due dipinti di L., "Uno quadro una testa con girlanda di man ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] alla produzione d'età federiciana in Italia meridionale, e un rinnovato diretto studio dei modelli condotto sulle raccolte pisane di antichitàromane. Tale complessa stratificazione di esperienze risulta unificata da una celebrazione commossa dell ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] di Como, Archivio storico lombardo, n.s., 2, 1937, pp. 299-343; M. Bertolone, Repertorio dei ritrovamenti e scavi di antichitàromane avvenuti in Lombardia, I, Milano 1939, p. 190; M. Salmi, Maestri comacini e maestri lombardi, Palladio 3, 1939, pp ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] a lungo in Francia, negli anni dell'esilio di Giuliano Della Rovere, ed ebbe la possibilità di studiare le antichitàromane della Provenza, che disegnò nel Codice Barberiniano.
La prima data documentata relativa al palazzo di Savona risale al 1496 ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...