Statista (Putney 1485 circa - Londra 1540). Da giovane viaggiò e sostò a lungo in Italia. Entrò nel parlamento nel 1523. Qualche anno dopo si pose al servizio del cardinale T. Wolsey, ministro di Enrico [...] la stessa energia tese a realizzare - più per la riaffermazione dell'assolutismo regio che per ispirazione religiosa - la riforma anglicana. Nel 1540 convinse il re a sposare, per opportunità politica, la principessa tedesca Anna di Clèves, che in ...
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Umanista, nato a Cambridge nel 1514. e morto a Londra nel 1557. Professore di greco, fu precettore del principe Edoardo che più tardi divenne Edoardo VI. Coprì alte cariche a corte. Protestante convinto, [...] di Londra. Uscitone, abbandonò l'Inghilterra e si stabilì a Strasburgo, dove continuò a difendere la causa della chiesa anglicana. Attirato con inganno in Inghilterra, fu nuovamente rinchiuso nella torre di Londra e ne uscì dopo aver abiurato (1556 ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] associazioni e le Chiese che portano il nome di evangeliche sono più o meno connesse con l’evangelicalismo della ‘Chiesa bassa’ anglicana, cioè con quel movimento di rinnovamento che investì, tra gli ultimi decenni del 18° sec. e i primi del 19°, la ...
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FERRARI, Domenico Antonio
Gabriella Romani
Nacque a Napoli probabilmente nel 1685; si sa molto poco della giovinezza e dei suoi studi nella città d'origine. Pare che avesse esercitato l'attività forense [...] del colto gentiluomo inglese lo portò a riflettere su varie questioni spirituali e lo orientò verso la religione anglicana. Il distacco dalla fede cattolica era sicuramente già avvenuto allorché nel febbraio 1709 giunse a Ginevra, dove si ...
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OXFORD (A. T., 47-48)
John N. SUMMERSON
Arthur POHAM
Cesare FOLIGNO
Alberto PINCHERLE
Wallace E. WHITEHOUSE
L. Vi.
Città dell'Inghilterra, sede di vescovato e capoluogo dell'Oxfordshire, con una [...] i dissidenti ebbero facoltà di legiferare sulla chiesa di stato in quel parlamento che, nel 1833, soppresse dieci vescovati anglicani in Irlanda.
Il segnale della riscossa fu dato dal solenne sermone universitario pronunciato da J. Keble il 14 luglio ...
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Poeta inglese, nato tra il 1612 e il 1613 a Londra, morto a Loreto il 21 agosto 1649. Figlio di un sacerdote puritano che era acerrimo nemico dei cattolici e autore di volumi contro i gesuiti, negli anni [...] movimento religioso di cui era esponente il Laud, che intendeva restituire autorità centrale e dignità di liturgia alla chiesa anglicana. A Cambridge il C. non solo sentì l'influsso laudiano, accentuato specialmente a Peterhouse, il collegio ove egli ...
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USHER (anche Ussher), James
Teologo anglicano nato a Dublino il 4 gennaio 1581, morto a Reigate il 21 marzo 1656. Nel 1605 parroco a Fingals, quindi cancelliere della cattedrale di S. Patrizio a Dublino [...] seguì costantemente nella sua politica ecclesiastica una tendenza conciliatorista, nel senso di rianicinare l'alta chiesa anglicana al clero calvinista irlandese. Ma tutti i suoi tentativi fallirono sistematimmente (i suoi cosiddetti 104 "articoli ...
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Famiglia di teologi e letterati inglesi. Christopher (Cockermouth, Cumberland, 1774 - Buxted 1846), fratello minore del poeta William (v.), a Cambridge fu master del Trinity College dal 1820 al 1841. Suo [...] figlio, Christopher (Londra 1807 - Lincoln 1885), vescovo di Lincoln (1868), cercò di far tornare i metodisti wesleyani alla Chiesa anglicana e di stabilire contatti tra questa e la Chiesa greco-ortodossa oltre che con i Vecchi Cattolici. Suo figlio ...
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PATER, Walter Horatio
Mario Praz
Letterato, nato a Shadwell (Londra) il 4 agosto 1839, morto a Oxford il 30 luglio 1894. La famiglia paterna, d'origine olandese (a un suo ramo apparterrebbe il pittore [...] a Olney, nel Buckinghamshire, seguendo il curioso costume di educare i figli maschi nella religione cattolica romana, e le femmine nell'anglicana. Il padre di P., un medico nato a New York, dove era emigrato suo padre, fu il primo a interrompere quel ...
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MARPRELATE, Martin
Pseudonimo assunto dall'autore puritano (identificato senza grandi probabilità con John Penry, Henry Barrow, o Job Throckmorton) di una serie di libelli, pubblicati segretamente a [...] , di R. Greene, di J. Lyly e di Th. Nashe. Il sedicente M. ("guastaprelato") attaccava violentemente la costituzione della chiesa anglicana e in particolare l'episcopato. Il Penry, sentendosi minacciato, fuggì in Scozia; poi, tornato a Londra, vi fu ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...