Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] , suo antico compagno. Eusebio di Cesarea ricorda di lui 10 libri di aritmetica (di cui ci sono pervenuti alcuni frammenti) e un'opera sulla Pasqua della quale potrebbe essere un rimaneggiamento, tradotto, il Liber Anatolii de ratione paschali. ...
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Vescovo (e patrono) di Como (m. 468 circa), forse nativo di Tessalonica; inviato dal papa s. Leone Magno a Costantinopoli, partecipò a un concilio (450) e ottenne che il patriarca Anatolio firmasse il [...] Tomus ad Flavianum di Leone; nel 451, in un concilio di Milano, firmò, anche per il vescovo di Coira, un'altra condanna papale di Nestorio ed Eutiche. Festa, 2 aprile ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] papa L. a Giuliano di Chio, già ricordata (ep. 144), la lettera 145 all'imperatore Leone, la lettera 146 ad Anatolio di Costantinopoli, del luglio 457.
Sia al nuovo imperatore che al patriarca di Costantinopoli, L. si rivolge, una volta informato da ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] 548. Ma era accompagnato da molti diaconi della Chiesa di Roma: il nipote Rustico, e inoltre Sebastiano, Paolo, Sapato e Anatolio; solo Pelagio rimase a Roma. Il primicerio dei notai, Surgenzio, continuava a svolgere le sue funzioni a fianco di V ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] con Menas, che aveva accettato di sottoscrivere l'editto. Ma fin dalle prime fasi del dibattito P., insieme al diacono romano Anatolio, si rivolse a Ferrando, diacono di Cartagine e discepolo di Fulgenzio di Ruspe, per conoscere la sua opinione sulla ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] di vita degli ebrei. Ben nota è anche la produzione di Mosè da Salerno (m. 1279), che fu discepolo di Jacob Anatoli e scrisse un commento alla Guida dei Perplessi ove si fanno continui riferimenti alla versione latina dell'opera di Maimonide; inoltre ...
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SIMPLICIO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Di S., originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente l'elezione papale, [...] . Papa Leone aveva energicamente protestato contro questa che considerava una prevaricazione da parte di Costantinopoli; il patriarca Anatolio allora, sostenuto dall'imperatore Marciano, aveva inviato a Roma una lettera di scuse, ma di fatto il ...
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COSTANZO
Gabriella Braga
Gli anni della vita di C. che vanno dal 593 al 600 - periodo in cui ricoprì la carica di metropolita della provincia milanese - sono quelli di cui siamo meglio informati grazie [...] Evenzio per ottenere delle reliquie per la dedicazione di una nuova chiesa e affinché il pontefice raccomandasse ad Anatolio, apocrisario a Costantinopoli, alcuni membri della Chiesa milanese che si dovevano recare in quella città. Tra i motivi ...
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MAURO da Leonessa
Stefania Nanni
MAURO da Leonessa (al secolo Vincenzo Nardi).
Nacque il 10 maggio 1883 a San Clemente, frazione di Leonessa nel Reatino, da Sante Nardi e da Maria Ceci.
Sulla scia delle [...] provinciale Filippo da Borrello richiamarono Mauro a Roma (dove giunse nell’agosto 1920) per destinarlo alla missione in Anatolia, aperta in quell’anno. Grazie all’opposizione del vicario apostolico Carrara e all’incarico assegnatogli dal cardinale ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] frequentemente ricordata nelle lettere, arriva anche in Oriente su richiesta dell'imperatore e viene tradotta in greco dal diacono Anatolio (Registrum epistolarum XII, nr. 6). Si tratta anche in questo caso di un'opera curata nello stile, influenzato ...
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anatole
‹ä′nëtol› s. ingl. [di etimologia oscura] (pl. anatoles ‹ä′nëtol∫›), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio del jazz, brano in tempo veloce, con schema armonico costante e di 32 battute del tipo AABA, suddiviso cioè in tre frasi...
anatolico
anatòlico agg. (pl. m. -ci). – Dell’Anatolia, denominazione d’origine bizantina (der. del gr. ἀνατολή «levante») dell’Asia Minore: tappeti a.; razza a., in antropologia fisica, sinon. di razza armenoide; come sost., gli A., gli abitanti...