Poeta spagnolo (Ribera del Fresno, Badajor, 1754 - Montpellier 1817). Da Salamanca, dove s'iniziò alla poesia preromantica, passò a Madrid, dove si volse agli studî filosofici. Nelle sue Poesías (1785), [...] , elegie, impressioni coloristiche che rivelano evidenti influssi di Cadalso e Villegas, oltre che di Anacreonte e Catullo. Sono da ricordare la serie intitolata La paloma de Filis, le letrillas in settenarî tra cui la famosa La flor del Zurguén ...
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RUBIÓ i LLUCH, Antoni
Mario Casella
Critico e storico catalano, nato a Valladolid il 26 luglio 1856. Si laureò in lettere all'università di Barcellona (1878), dove successe al suo grande maestro M. [...] continuandone degnamente la tradizione gloriosa (1885-1926). Dopo aver provato la sua sensibilità estetica in felici saggi su Anacreonte e la sua influenza sulla letteratura castigliana (1880), e sul sentimento dell'onore nel teatro di Calderón (1882 ...
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GLEIM, Johann Wilhelm Ludwig
Giovanni Vittorio Amoretti
Poeta tedesco nato il 2 aprile 1719 a Ermsleben, morto il 18 febbraio 1803 a Halberstadt. Studiò a Halle, dove conobbe A.G. Baumgarten, strinse [...] e favorì largamente artisti e letterati bisognosi.
La sua lirica si muove per lo più sulla linea e sui motivi anacreontici: amori, baci, elogio del vino, della vita gaia, delle piacevoli giovanette. Questo tono mantenne sino alla più tarda età, anche ...
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Tiranno di Samo (m. 522 a. C.); governò dal 540 circa, mantenendo una flotta e una guardia del corpo coi mezzi che si procurava soprattutto con l'esercizio della pirateria. Ebbe alleati i tiranni Ligdami [...] con energia, diede impulso alle arti (alla sua corte si radunarono i grandi poeti del tempo, come Ibico e Anacreonte), e alle opere pubbliche (porto militare e acquedotto); operò mutamenti nell'ordinamento gentilizio, mirando, come altri tiranni e ...
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Poeta greco, nacque a Kastoría (Macedonia) nel 1772, morì a Bucarest il 29 gennaio 1847. Studiò a Bucarest e a Padova, filosofia e medicina: visse a lungo come precettore alla corte del fanariota Alessandro [...] , Λυρικά, che ebbero più edizioni e furono tradotti in francese e in tedesco, gli valsero presso i Greci la fama di Anacreonte moderno. Per l'uso del volgare, il Ch. può considerarsi uno dei maestri del Solomós. Oltre a un dramma ('Αχιλλεύς, Vienna ...
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MAGADIS (μάγαδις)
Francesco Vatielli
Antico strumento musicale greco la cui forma e le cui particolarità si desumono da alcuni passi di scrittori riassunti poi da Ateneo. La forma, secondo l'opinione [...] ottave si ottenevano sopra corde aggiunte. Fu introdotto in Grecia dai Lidî ed era in uso già prima del secolo VII a. C. Anacreonte parla di una magadis di 70 corde, e, stando a quanto ci dice Aristosseno, questo strumento era suonato col plettro. La ...
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GALLIAMBO
Angelo Taccone
. Il galliambo è un tetrametro ionico a minori catalettico con o senza anaclasi. Il primo elemento del nome si connette coi Galli, sacerdoti asiatici della dea Cibele, nel [...] è il seguente:
⌣ ⌣ -́ - ⌣ ⌣ -́ - ∣ ⌣ ⌣ - -́ ⌣ ⌣ ⌣̲́ ??? ;
quello con anaclasi quest'altro:
⌣ ⌣ -́ ⌣ - ⌣ -́ - ∣ ⌣ ⌣ -́ - ⌣ ⌣ ⌣̲́ ??? .
In greco se ne hanno esempî d'Anacreonte ed esempî anonimi citati da Efestione e da Laerzio Diogene; in latino il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La poesia lirica
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il VII secolo a.C. vede la nascita di nuove forme poetiche che prendono [...] (e non le recitazioni di poemi che parlano di guerre e di contese). Come per Saffo e Alceo, anche la produzione di Anacreonte ci è pervenuta sotto forma di frammenti (non molti: poco più di 150, per un totale di circa 300 versi). A differenza ...
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SARTORIO, Antonio
Roberto Caggiano
Musicista nato a Venezia circa il 1620 e ivi morto nel 1681. Dal 1666 al 1675 fu maestro di cappella alla corte di Hannover e, ritornato a Venezia, dal 1076 fino alla [...] di Pirro (1661), Il Seleuco (1666), La prosperità di Elio Sejano (1667), Orfeo (1672), Giulio Cesare in Egitto (1677), Anacreonte tiranno (1678), Flora (1681), che lo fanno uno dei principali rappresentanti dell'opera veneziana dopo il Cavalli e il ...
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Retore greco di Prusa in Bitinia (n. 310 circa - m. dopo il 385). Visse in Atene dove aprì una celebre scuola di retorica, frequentata anche da Gregorio Nazianzeno e Basilio di Cesarea. Delle sue Orazioni [...] per colorito poetico e armoniosità di periodo, non per il pensiero, sono utili per le frequenti citazioni e parafrasi degli antichi poeti lirici (quali Saffo, Alceo, Ibico, Anacreonte), di cui I. ci ha conservato frammenti dei carmi perduti. ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...