Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] toscani riprendono e sviluppano, in termini straordinariamente vicini a quelli usati dal romanziere champenois, la teoria dell'"amorosavisione", cioè del procedere del coinvolgimento erotico dagli occhi dell'amante al suo cuore. Chrétien descrive la ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] Polenta; nel '47 a Forlì, presso Francesco Ordelaffi); ma i libri ch'egli compose allora, dall' Ameto all' Amorosavisione, all'Elegia di madonna Fiammetta, al Ninfale fiesolano stanno ad attestare il lento progresso di un'attività letteraria, ancora ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] l'autore tragico del Giovanni e il poeta delle Visioni, anche se in questa sua estrema e maggior prova , i marmi, / ogni erba e fronda un'anima rinserra; / l'onda d'amor, d'amor mormora l'aura, / e intenerito il cor chiede una Laura. // Né men con ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] autore di romanzi, dicea poco meglio che canta storie». All'amore delle tradizioni locali e al gusto per la vita domestica Verga. Ne è lontanissima anche L'eredità: innanzi tutto, per la visione del mondo, e per la forma del racconto. L'aneddoto e ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] l'esistere, e perciò la fiducia nella vita e l'amore di essa sono beni irrenunciabili per l'uomo. Ma non visione di due corpi mutilati che ancora si fanno i gesti dell'amore, in una contaminazione di elementi opposti (fuoco e acqua, morte e amore ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] ivi, VII, 32-37).
Nella natura, tutta invasa dalla fascinazione d'Amore, anche le acque ne accolgono in sé l'invincibile potere, precipitando le une e le altre si fanno come una sola visione; cielo e terra sono costellati di emblemi che la natura ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] e ogni altra società, e le figure nei lor paesi, ad ora ad ora si tramutavano in cavalleresche visioni di remoti guerrieri e donne e amori, nobilitati per adesione o contrasto dalla presenza religiosa della crociata, che rendeva sacra anche la guerra ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] » dei sensi a un sentimento che quasi non osa chiamare amore, ma che all'amore si avvicina. E umanità c'è nel suo servo e l'occhio dello storico profondo e severo che allargherà la sua visione agli aspetti tragici di quel mondo; ma il richiamo è ...
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Matteo Maria Boiardo: L'inamoramento De Orlando, Parte I - Introduzione
Antonia Tissoni Benvenuti
L'Inamoramento de Orlando
Se questa edizione restituisce un testo più arcaico e quindi di più difficile [...] 'incoercibile «Ma certo chi nel fior de' soi primi anni / sanza caldo de amor e il tempo passa, / se in vista è vivo, vivo è sanza core», dell'uomo.
L'insegnamento morale - o se vogliamo la visione del mondo - che Boiardo ci trasmette trova invece le ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] pure voleva avere nel giovane Verga: il dramma dell'amore è sempre negativo, ed è soffocato dalla miseria o cose è più forte degli affetti e dei desideri degli uomini.
Cotesta visione oggettiva della vita, in fondo ha tutta la forza di una religione ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...