Giove
Emanuele Lelli
Capo degli dei dell'Olimpo
Giove è la divinità più importante a Roma (in Grecia corrisponde a Zeus). Appartiene, secondo il racconto mitico, alla seconda generazione divina. In [...] antichissimi colonizzatori dell'Europa. Più famoso per le sue avventure d'amore che per il simbolo della giustizia che rappresenta, alla fine del mondo antico Giove sarà assimilato al Dio cristiano
Lo Zeus dei Greci
Crono, una volta che, con l'aiuto ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] che è la stessa fede, una fede compenetrata dall’amore del suo oggetto, a postulare la ricerca della propria ’uomo dagli idoli che lo sottomettono; se essa culmina nell’opera del Cristo che ha fatto dell’uomo un ‘affrancato’, erede del Regno, allora ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] ridotta a un adiàphoron, un dato indifferente (cfr. Gal. 5,6: "In Cristo Gesù ciò che conta non è la circoncisione né il prepuzio, ma la fede che opera per mezzo dell'amore"). La Legge però viene anche collegata con il peccato, nel senso che essa ne ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] collegate con la fertilità, la ricchezza, la pace, l’amore, il piacere. Le differenze che intercorrono fra gli Asi e sia pure con prevalenza dell’inumazione per influsso romano e poi cristiano.
La concezione del mondo come ordine, cui fa da limite e ...
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Religione
Nella dottrina cattolica, lo stato di felicità suprema e definitiva, nel quale si trovano coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio e perfettamente purificati, sono per sempre riuniti [...] attorno a Cristo e a sua madre Maria, agli Angeli e ai Santi, e formano la Chiesa gloriosa, nella quale tutti vedono Dio «faccia a faccia» (prima lettera ai Corinzi 13, 12), vivono cioè pienamente la comunione d’amore con la santissima Trinità e ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] in una più profonda esperienza religiosa e si collega alla redenzione e alla morte sulla croce del Cristo per la quale il m. viene trasformato dall’amore e concepito come espiazione e riscatto, non tanto per sé stessi, quanto per gli altri uomini ...
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Nel senso cristiano, ciascuno dei precetti generali che riguardano ogni fedele. Dieci c. (o decalogo) I precetti che, secondo il Pentateuco (Esodo e Deuteronomio), Dio diede a Mosè sul Monte Sinai e che [...] garantire ai fedeli il minimo indispensabile dello spirito di preghiera, della vita sacramentale, dell’impegno morale e della crescita dell’amore di Dio e del prossimo. Sono: 1) partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimanere ...
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Religione
L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio e tra loro, attraverso Dio.
Il termine latino caritas, che implica insieme l’idea di stima e di benevolenza, è stato preferito [...] amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come sé stessi per amore di Dio. Si distingue pertanto dall’amore naturale di Dio come autore della nostra natura, in quanto è amore di amicizia soprannaturale tra Dio, che con la grazia santificante comunica ...
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Scrittore italo-albanese (S. Caterina Albanese 1819 - S. Giacomo di Cerzeto 1894). Abbracciata la vita religiosa, se ne allontanò, ma la riprese definitivamente dal 1876. Oltre a scritti di carattere religioso [...] della S. Maria Vergine del Buon Consiglio", 1849; Krështeu i shëjtëruar "Il cristiano santificato", 1855), pubblicò, sempre in lingua albanese, una raccolta di poesie d'amore, Il canzoniere albanese (1846), e il dramma Emira (1864). Al definitivo ...
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LITURGIA (XXI, p. 305)
Mario BENDISCIOLI
La liturgia cristiana. - Il movimento liturgico (p. 311). - Esso è divenuto una vasta corrente tendente a rendere il culto più decoroso, più capito e vissuto [...] dei testi e delle tradizioni liturgiche, una definizione del mysterium cristiano, che si ispira più al platonismo della patristica e alle ), è stato in parte preparato dal romanticismo col suo amore pei simboli, e poi favorito dalle tendenze a una ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, ardore di c.; virtù di c., anche tra i...