Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] ulteriore tempo, e aveva nominato un sostituto, il nobiluomo Alviseda Molin, cavaliere di San Marco, il quale era -370.
231. R. C. Davis, The War of the Fists.
232. A. DaMosto, I bravi di Venezia, p. 16.
233. Clemente XIII, papa dal 1758 al 1769 ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] visto che la città si chiama Alvisopoli ed egli, appunto, Alvise. Un sogno costoso, ambizioso questo di Mocenigo. E per sognare Venezia-Roma 1962, p. 386 n. 4.
56. V. Andrea DaMosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Milano 1956, ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] solo i due Angelo, lo zio e il fratello di Alvise, ma anche il cugino Giacomo Nani e, ancora prima, P. Del Negro, Venezia e la fine del patriarcato, p. 58.
198. Cf. A. DaMosto, I dogi di Venezia, pp. 490-493.
199. Cf. in questo volume il saggio di ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] inviato in Terraferma, in Michael Knapton, La condanna penale di Alvise Querini, ex rettore di Rovereto (1477): solo un'altra politica, Torino 1970, pp. 145-166.
138. Ibid.
139. Andrea DaMosto, L'Archivio di Stato di Venezia, I, Roma 1937.
140. Su ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] e quella, più rinomata, del Leon bianco (già casa daMosto) ai Santi Apostoli (71).
Secondo il cardinale Carlo Borromeo carico di Antonio Loredan e Alvise Malipiero, che confessarono di aver appreso dallo stesso da Ponte "pestifere heresie". Cf. ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] segretario Alvise Manenti, inviato a Costantinopoli. Nella fase più accesa del dibattito Alvise Molin 1500-1503, in Arch. stor. italiano, III (1879), pp. 198-215; A. DaMosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Firenze 1960, p. 248; C. ...
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DONÀ (Donati, Donato), Marco
Paola De Peppo
Appartenente al ramo detto "con le Rose", nacque a Venezia da Natale di Nicolò e dalla sua seconda moglie, Franceschina di Zaccaria daMosto, vedova di Giovanni [...] li era capitano) e dello zio Pietro, poi come studente. Da testimone, infatti, partecipò nel gennaio 1434 e nell'aprile 1435 a -'55 fu infatti nominato podestà di Vicenza al posto di Alvise di Marco Diedo; nel '56 andò ambasciatore presso Sigismondo ...
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