Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] in quest'ordine dalle linee dal basso all'alto nel diagramma) i parlanti producono meno realizzazioni non Sobrero (v., 1992) ha per es. notato che nel Salento una posizione marginale nella rete favorisce un'alta occorrenza della commutazione ...
Leggi Tutto
Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] (1988: 13) nelle parlate di Sicilia, parte della Calabria e nel Salento le due realizzazioni sono, invece, più aperte: quindi amore [amˈɔːre una sequenza di toni discreti, opposti in base al tratto alto (A) ~ basso (B), che è un tratto ...
Leggi Tutto
Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] anche al Nord la lume e la nome). Per il neoneutro mediano e alto-meridionale, v. oltre, alla fine del sottoparagrafo 2.1.2.
2.1 ) ora quelli di ĭllum (Sicilia, Calabria, Puglia, Salento). Nel settore dei pronomi oggettivi / obliqui tonici, per ...
Leggi Tutto
Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] 476 d.C.). Fino al 13° secolo in molti centri del Salento, della Calabria e della Sicilia orientale si parlava greco e ancora il ladino è parlato da circa 30.000 persone abitanti, in Alto Adige, nelle valli Gardena e Badia; in Trentino, nella Val di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ernesto De Martino e l’antropologia
Marcello Massenzio
Il doppio sguardo dell’etnologo
L’atto di nascita di Ernesto De Martino (1908-1965) come antropologo e storico della cultura è Naturalismo e storicismo [...] ‘basso’ (o magico-popolare) e quello ‘alto’ (rappresentato dalla Chiesa e dalla medicina ufficiale) . De Martino, Etnografia del tarantismo pugliese. I materiali della spedizione nel Salento del 1959, a cura di A. Signorelli, V. Panza, Lecce ...
Leggi Tutto
Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] glaciale, in una zona altrettanto carente di risorse adatte, il Salento (ma anche sulla costa laziale e su quella ligure), , risalente a circa 32.000 anni fa. Quest'oggetto, alto una trentina di centimetri, rappresenta un antropomorfo in piedi: il ...
Leggi Tutto
L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] persona: casasa «casa sua». Verso sud, l’area include anche il Salento e quasi tutta la Calabria.
2.1.7 Neutro. Uno dei tratti arcaica, cioè la vallata del Sinni, in Lucania, e l’alto Jonio cosentino, in Calabria, più qualche altra località), se ne ...
Leggi Tutto
Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] nd]o; pio[mːm]o ~ pio[mb]o), ma non nel Salento, nella Calabria meridionale e nelle varietà della Sicilia nord-orientale; in Umbria, composto da soli elementi sordi (asta); una laterale (alto), che compare anche spesso come secondo elemento (merlo); ...
Leggi Tutto
Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ) recenziorità del vocalismo siciliano: esso si sarebbe evoluto nell’alto medioevo a partire dal sistema comune a sette vocali e a nord-orientale della Sicilia e una fascia del Salento centro-settentrionale: un’attenta ricognizione degli antichi testi ...
Leggi Tutto
Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] che lo avevano composto, tanto che si arriva già nell’alto medioevo a una miriade di varietà dette romanze (➔ latino e centri dell’Umbria come Assisi, Gubbio e Orvieto; Napoli; il Salento (in cui è documentata una ➔ scripta volgare in caratteri greci ...
Leggi Tutto