Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] presente fin dalle origini e lascia, oggi, una vistosa eredità nei casi di allotropia (diverse forme di parole a partire da un etimo comune; ➔ allotropi) come vizio ~ vezzo, stazione ~ stagione, razione ~ ragione, e via dicendo. Le diverse tendenze ...
Leggi Tutto
Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] gente (agg.) «nobile», gioia e noia, obliare, membrare e rimembrare, possanza, semblanza / sembianza «aspetto», sollazzo; gli allotropi savio, dal provenzale, e saggio, dal francese; nella maggioranza dei casi però la dipendenza dalla letteratura d ...
Leggi Tutto
Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] Crusca), di cengia (< lat. cĭngulam, con lo sviluppo altoitaliano -ngl> /ɳʤ/, da confrontare con l’allotropo toscano cinghia; ➔ allotropi), di ciao (dal veneziano s-ciao «schiavo», usato fin dal Settecento come forma di saluto: cfr. lo scambio ...
Leggi Tutto
L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] -fonetica del manoscritto (ma prevalentemente ascrivibile all’usus del copista Malpaghini), rifornisce la lingua petrarchesca di ➔ allotropi preziosi, che increspano il fondo tosco-fiorentino: forme in sorda come secreto o secretario e suco per ...
Leggi Tutto
Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] su sicuro).
Ancor più significativa del frequente affiorare di forme letterarie (o culte) è, tuttavia, la loro continua alternanza con gli allotropi meno connotati; è il caso della libera oscillazione di lito e lido o di ripa e riva, di spica e spiga ...
Leggi Tutto
Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] chimico Jöns Jakob Berzelius nel 1841, fu ripresa nella linguistica da Ugo Angelo Canello che nel 1878 parlò di allotropi o doppioni; lottizzazione, dal suo originario ambito tecnico-amministrativo, in cui indicava la ripartizione di un terreno in ...
Leggi Tutto
Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] : eziologia / etiologia, nistagmo / nystagmo, adsorbire). Circoscritte anche le varianti allotropiche (orifizio / orificio, urina / orina, ghiandola / glandola; ➔ allotropi), morfologiche (oscillazione di genere in rachide, faringe, laringe, asma) e ...
Leggi Tutto
Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] in una varietà che dovrebbe essere uniforme, si ritrovano in grado notevole fenomeni di difformità. Si hanno infatti ➔ allotropi, o come mere varianti di pronuncia (pronunciare e pronunziare) o come attribuzione a classi flessionali diverse (succube ...
Leggi Tutto
Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] di tipi lessicali diversi, ma semplicemente di diverse forme dello stesso tipo lessicale: entrambe da lat. mandŭcăre (➔ allotropi).
(b) Tratti morfosintattici:
(i) ho / sono / sto come forma dell’ausiliare (si noti che nelle parlate abruzzesi ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] , nel senso di un’accettazione piena e senza remore del linguaggio naturale, fatta salva la piena libertà di alternare allotropi popolari e dotti; ma che resta ben difficilmente comprensibile se qualcuno dei numerosissimi tratti padani che, per ovvia ...
Leggi Tutto
allotropia
allotropìa s. f. [der. di allotropo]. – 1. In chimica, proprietà degli elementi allotropi (per i composti si parla di polimorfismo): consiste nel presentare forme diverse per caratteristiche fisiche (colore, sistema di cristallizzazione)...
allotropico
allotròpico agg. [der. di allotropia (nel sign. 1), e di allotropo (nel sign. 2)] (pl. m. -ci). – 1. In chimica, relativo ad allotropia: trasformazione a., modificazione a., stato a. di un corpo. 2. In linguistica, di allotropo:...