allora (allore)
Mario Medici
La larga varietà degli usi (sia grammaticali che sintattici e stilistici) del termine è presente nella sua quasi totalità nelle opere di D., anche con peculiarità popolareggianti [...] anche ALLOTTA.
Bibl. - V. Nannucci, Teorica dei nomi della lingua italiana, Firenze 1847, 438-439; U.A. Canello, Gli allotropi italiani, in " Arch. Glottol. Ital. " III (1878) 403; B. Terracini, Analisi dei toni narrativi nella " Vita Nuova " e loro ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] di tipi lessicali diversi, ma semplicemente di diverse forme dello stesso tipo lessicale: entrambe da lat. mandŭcăre (➔ allotropi).
(b) Tratti morfosintattici:
(i) ho / sono / sto come forma dell’ausiliare (si noti che nelle parlate abruzzesi ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] quali escludevano senz'altro una provenienza latina (p. es. una f intervocalica). Tante volte abbiamo anche dei doppioni (allotropi): la forma dialettale italica vive nel latino stesso accanto alla voce veramente latina; così vive nel latino scrofa ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] , nel senso di un’accettazione piena e senza remore del linguaggio naturale, fatta salva la piena libertà di alternare allotropi popolari e dotti; ma che resta ben difficilmente comprensibile se qualcuno dei numerosissimi tratti padani che, per ovvia ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] a tutela dell’autonomia del volgare, il ricorso al latino rimane insostituibile, determinando fra l’altro la coesistenza di ➔ allotropi, doppioni costituiti da una forma popolare e una forma dotta risalenti alla stessa base latina (Scavuzzo 1994). Il ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] (2002), L’Europa linguistica. Profilo storico e tipologico, Firenze, Le Monnier.
Orioles, Vincenzo (2002), Etimologie eterodosse. Allotropi, europeismi, composti dotti, prestiti indiretti o plurimi, in Id., Percorsi di parole, Roma, Il Calamo, pp. 11 ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] estrema selettività del lessico era compensata dalla amplissima possibilità di variazioni offerte dal patrimonio letterario: ➔ allotropi (ritondo, rimoto, gittare, aura, augello, ei «egli»); ➔ arcaismi (speme, alma, frale, ponno «possono», aggio «ho ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] Primo libro delle favole), mettendo in gioco materiali eclettici: i dialetti lombardo o romanesco o toscano, allotropi fonomorfologici arcaizzanti o stilemi connotati, linguaggi tecnici, in una variabilità di neoformazioni analogiche, forme pre- e ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] e altri scritti di prosa, poesia e memoria, Napoli, Morano, pp. 369-398.
Ricci, Alessio (2003), Su alcuni allotropi in diacronia nella prosa leopardiana (con particolare riguardo allo “Zibaldone di pensieri”), «Lingua nostra» 64, pp. 89-106.
Serianni ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] intravedere ~ intravvedere, familiare ~ famigliare, da capo ~ daccapo o devo ~ debbo è o può essere una fatto di regionalità (➔ allotropi).
In moltissimi casi non è facile essere consapevoli del regionalismo, perché in realtà, per ciascuno di noi, l ...
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allotropia
allotropìa s. f. [der. di allotropo]. – 1. In chimica, proprietà degli elementi allotropi (per i composti si parla di polimorfismo): consiste nel presentare forme diverse per caratteristiche fisiche (colore, sistema di cristallizzazione)...
allotropico
allotròpico agg. [der. di allotropia (nel sign. 1), e di allotropo (nel sign. 2)] (pl. m. -ci). – 1. In chimica, relativo ad allotropia: trasformazione a., modificazione a., stato a. di un corpo. 2. In linguistica, di allotropo:...