L'Asia islamica. Premessa
Maria Vittoria Fontana
Premessa
Il fondatore dell'Islam, il Profeta Muhammad, proveniva dalla Penisola Arabica. I popoli vinti dai primi Arabi musulmani che mossero il loro [...] , cioè la lingua formatasi in Iran a seguito della conquista islamica, che adottò l'alfabetoarabo e assimilò un consistente patrimonio lessicale arabo. Nella Anatolia e in Asia Centrale attorno al XV secolo i conquistatori turchi adottarono l ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] . Va ricordato che nell'arte islamica il repertorio ornamentale ruotava intorno a tre temi fondamentali: le lettere dell'alfabetoarabo, la stilizzazione di elementi vegetali e i motivi a intreccio di carattere geometrico e con solida base matematica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Comprendente le regioni dell’Anatolia (formalmente in Asia) e della Tracia dell’Est [...] Affari Religiosi prima e la laicizzazione completa del Paese nel 1928.
Il fez (velo) viene abolito così come l’alfabetoarabo, sostituito da quello latino. Importante è anche l’abrogazione del vecchio sistema legale e l’introduzione di nuovi codici ...
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hausa
Popolazione stanziata in Nigeria settentr., Niger e regioni limitrofe, di lingua afro-asiatica. Già verso la fine del primo millennio diedero vita a una serie di entità politiche e dal 10°-11° [...] da inglesi e francesi tra la fine del 19° e i primi anni del 20° secolo. Costituiscono oggi la maggiore comunità della Nigeria e la loro lingua, scritta già nel 16° sec. adottando l’alfabetoarabo, è un grande veicolo di comunicazione interetnica. ...
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Alfabeto figurato
A. Cadei
M. Bernardini
INQUADRAMENTO GENERALE
di A. Cadei
Si definisce così l'a. le cui lettere, maiuscole o minuscole, sono formate con figure umane e animali che ne riproducono [...] gruppo di lettere è dunque quanto resta di una serie alfabetica completa che fu tra i materiali a disposizione al momento figurato, così come dell'iniziale figurata, da scritture come l'araba - cui ambedue i fenomeni sono ignoti in sede di decorazione ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] fortuna (1963) e l’E. entrò in contrasto con l’Arabia Saudita in occasione della guerra nello Yemen. Nel 1967 le tensioni con ultimo sviluppo dell’egiziano, il copto, che adopera l’alfabeto greco, assume forme dialettali ed è ancora adoperato come ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] . una trasformazione culturale legata all’introduzione dell’alfabeto e della scrittura, alla diffusione del ferro e dei Fatimidi. Fu quello il periodo di maggior splendore della S. araba; la caduta dei Kalbiti spezzò l’unità dell’isola, divisa poi ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] l’insieme dei M., tanto nelle lingue europee quanto in arabo e in cinese.
Antropologia
Attualmente i M. sono rappresentati da (nella Repubblica di Mongolia è stato adottato nel 1937 un alfabeto derivante dal cirillico). Ancora al 13° sec. risale la ...
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Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] derivati (ieratici e demotici), la lingua copta utilizzò l’alfabeto greco con l’aggiunta di 7 segni demotici per dove sono conservati circa duecento edifici minori. Sotto il dominio arabo, al vecchio tipo di chiesa a presbiterio triconco si aggiunse ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] penitenze. Nel Medioevo, sotto l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione dottrinale, con la lingua delle glosse di Tell al-‛Amārna; l’alfabeto usato è di tipo fenicio, mentre la scrittura cosiddetta ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...