Nobile scozzese (m. 1268). Capo del partito filoinglese, alla morte di AlessandroII di Scozia (1249), dovette fuggire in Inghilterra (1252); l'anno dopo era con Enrico III in Guascogna. Membro del consiglio [...] reggere la Scozia sotto gli auspici dell'Inghilterra (1255), si trovò impari a fronteggiare la nuova politica antinglese di Alessandro III (1258) che disperse infine il partito filoinglese di D., il quale però fu salvato dall'intervento personale di ...
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Generale e ingegnere russo (Mittau 1808 - Bad Soden, Francoforte, 1884). Costruì il sistema di fortificazioni di Sebastopoli, che fu trasformata da piazzaforte marittima in un'imponente fortezza terrestre. [...] aiutante di campo dell'imperatore, fu poi (1860) direttore del genio al ministero della Guerra. Dietro incarico di AlessandroII condusse (1877) le operazioni contro Pleven, conclusesi con la capitolazione di ῾Othmān pascià, e ricevette poi (1878) il ...
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Uomo politico russo (Mosca 1814 - Pietroburgo 1890). Dal 1856 governatore civile della Curlandia, fu poi, dal maggio 1861 al marzo 1868, ministro dell'Interno. Nonostante le sue tendenze conservatrici, [...] rurali (zemstvo), fu emanata una nuova legge sulla stampa (1865). In qualità di ministro dei Beni demaniali (dal 1872) e di presidente del Consiglio (dal 1877), fu negli ultimi anni di regno di AlessandroII fra le personalità più influenti. ...
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Giurista e scrittore politico russo (1841-1889); prof. di diritto pubblico nell'univ. di San Pietroburgo, nella sua opera monumentale (Načala russkago gosuderstvennago prava "I principî del diritto statale [...] cercò di dare un fondamento di legittimità al regime autocratico russo. Liberale moderato, accolse le riforme di AlessandroII e fra slavofili e occidentalisti mantenne una posizione intermedia, rilevando la necessità delle riforme e al tempo stesso ...
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Generale russo (Kaunas 1828 - Sakharov 1901). Combatté in Crimea e si distinse poi particolarmente durante la guerra russo-turca del 1877-78; occupò Sofia, prese Tirnovo, sconfisse Cevket pascià, si segnalò [...] giungendo in vista di Costantinopoli, che non occupò per divieto espresso dell'alto comando russo e dello zar AlessandroII, preoccupato di non allarmare troppo gli Austro-Inglesi. Dopo la guerra fu governatore di Pietroburgo, Varsavia, e (1892 ...
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Ufficiale russo (n. 1800 - m. Mosca 1871), fratello di Aleksandr e Nikolaj; partecipò al complotto decabrista (1825) e fu deportato in Siberia, ove si segnalò con il fratello Nikolaj per l'introduzione [...] e migliori criterî di amministrazione agricola e familiare (designati appunto con l'aggettivo bestuževskij, "bestuževiano"). Amnistiato da AlessandroII, stabilitosi a Mosca dal 1865, pubblicò, oltre a uno studio sul buddismo, le Memorie uscite a ...
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Cardinale (m. 1083 o 1085) del titolo di S. Marco e arcivescovo di Milano, eletto dai fautori della riforma della Chiesa (Pataria) e approvato da AlessandroII. Fu costretto a lasciare la sede per l'opposizione [...] di Enrico IV e del partito imperiale, e a rifugiarsi a Roma, dove partecipò al sinodo del 1081. Curò, a Roma, la compilazione di una raccolta in circa 500 capitoli (Defloratio canonum) sui diritti e doveri ...
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Eretico (sec. 1º), nominato due volte nell'epistolario paolino (I Tim. 1, 19, assieme a un Alessandro; II Tim. 2, 17, assieme a un Fileto) e denunciato come negatore della resurrezione futura, poiché la [...] considerava già avvenuta. Il cenno brevissimo in II Tim. 2, 17 non permette di definire meglio la sua dottrina, forse affine a quella di alcuni gnostici che riducevano la resurrezione a un fatto spirituale (passaggio dal peccato alla grazia). ...
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Uomo politico e diplomatico cinese (n. 1826 - m. 1893); dal 1861 al 1870 fu soprintendente ai Tre porti della Cina del Nord; inviato a Pietroburgo (1878), concluse con lo zar AlessandroII il trattato [...] di Livadia (2 ott. 1879) ma, tornato in Cina, fu condannato a morte sotto l'accusa di aver stipulato un trattato sfavorevole al suo paese; fu poi liberato per intervento delle potenze occidentali ...
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Suddiacono a Milano (sec. 11º), ai tempi della pataria fu eletto arcivescovo nel 1071 da Enrico IV imperatore e dai suoi seguaci, in contrasto coi patarini, che elessero contro di lui Attone. G., consacrato [...] dai vescovi di Lombardia, ma scomunicato dal papa AlessandroII, non poté entrare in Milano. Abbandonato successivamente dall'imperatore che stipulò un accordo col papa, dové infine rinunciare alla dignità arcivescovile. ...
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macedone
macèdone agg. e s. m. e f. [dal lat. Macĕdo(n) -ŏnis, sost., gr. Μακεδών -όνος]. – Della Macedònia, regione storica della penisola balcanica, oggi politicamente divisa fra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la cosiddetta Repubblica di...
fraccata s. f. (dial.) Negli usi molto colloquiali, una grande quantità; (fig.) un fracco, un sacco, un mucchio. ◆ Si riferisce a Borrelli? «Già. Vorrei sapere da dove nasce questa storia. Nessuno nella maggioranza ha invocato il colpo di spugna....