Statuto albertino
Denominazione d’uso corrente dello Statuto del regno di Sardegna, emanato da Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848 quale «legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della Monarchia». [...] , tese ad allontanare la vita politica e istituzionale subalpina dalle direttrici organizzative prescritte dallo S. albertino. La centralità del monarca fu appannata da una prassi costituzionale improntata alla logica del parlamentarismo, che ...
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assemblea costituente
Assemblea eletta dal popolo allo scopo di elaborare le norme fondamentali dell’ordinamento dello Stato (costituzioni e leggi costituzionali). In Italia, già durante il Risorgimento [...] alla a.c. era stato un motivo continuo della predicazione mazziniana e di non poche voci eterodosse di patrioti. Lo Statuto albertino, emanato (1848) in un momento caratterizzato da forti moti popolari che investivano gli Stati europei e l’Italia ...
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La prima casata che dominò per un periodo duraturo il D. di S. (sorto nel 9° sec.) fu quella dei Billunghi (961-1106). Il D. di S. passò quindi di mano in mano finché nel 1180 Federico Barbarossa ne concesse [...] poi passata (1422) alla casa di Wettin; in seguito vi fu un'ulteriore divisione (1485) prima al ramo ernestino, quindi al ramo albertino (1547), che si mantenne al potere fino al 1918. Il D. di S. fu la roccaforte del luteranesimo fino all'avvento di ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] (prima l’immaginato Regno dell’Alta Italia, poi il costruendo Regno d’Italia), una nuova carta costituzionale (lo Statuto albertino) e un nuovo sovrano-guerriero con i suoi discendenti (Carlo Alberto nel 1848, in seguito suo figlio Vittorio Emanuele ...
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asbùrgico, Impèro Con la denominazione I.a. si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che la dinastia degli Asburgo esercitò per secoli in Europa, dapprima alla guida del Sacro romano [...] e il ramo leopoldino (rispettivamente da Alberto III e Leopoldo III), che si riunirono nuovamente, per l'estinzione della linea albertina, sotto Federico III (1415-1493), il quale fu anche eletto imperatore nel 1452. Dopo la sua morte, e fino alla ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] che queste istituzioni avevano all’epoca in cui si svolsero i fatti. Dal puro punto di vista letterale dello Statuto albertino i margini di manovra potevano anche essere ristretti. La centralità monarchica era completa: il governo era il governo del ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] secondogenito di Carlo Alberto al trono di Sicilia. La guerra all’Austria impedì poi che l’esercizio dello Statuto albertino – a sua volta articolato attorno a un bicameralismo dove la nomina regia al Senato era accompagnata dal suffragio censitario ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] del figlio Vittorio Emanuele II. Cadute le Repubbliche, tutte le Costituzioni furono revocate, a eccezione dello Statuto albertino. Dopo il fallimento dei tentativi insurrezionali mazziniani, l’iniziativa passò alla monarchia sabauda e a Cavour, capo ...
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Paolo Armaroli
Paralisi Costituente
Piero Calamandrei sosteneva che il presidenzialismo condiziona il sistema dei partiti, mentre il parlamentarismo ne è condizionato. Oggi la nostra Repubblica è di [...] E un po’ perché si ritenne prudente non rinnegare le proprie radici: quel parlamentarismo affermatosi fin dai tempi dello Statuto albertino. Nelle sue Memorie della mia vita, Giovanni Giolitti sostenne che le leggi devono tener conto dei difetti e ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] appannaggio del re e ciò non solo nel piccolo Regno di Sardegna. Non dimentichiamo che l’art. 5 dello Statuto albertino letteralmente faceva del re il titolare del potere esecutivo: capo supremo dello Stato, il sovrano comandava le forze di terra ...
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albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...