Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] dell’influenza europea, istituendo inoltre un nuovo star system (AlPacino, R. De Niro, D. Hoffman, J. Fonda, Cissé del Mali e del turco Y. Güney).
La fine del 20° secolo
Al compiersi dei primi 100 anni di vita del c., si delineavano dunque segnali ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] della disperazione di alcuni agenti immobiliari che lottano per salvare il proprio posto di lavoro, interpretato da attori quali AlPacino e Jack Lemmon; Vanya on 42nd Street (1994; Vanya sulla 42a strada), testamento artistico di Louis Malle, in cui ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] elisabettiana, Edward II (1991; Edoardo II); AlPacino, come regista, ha diretto Looking for Richard New York) di J. Bridges (dal romanzo di J. McInerney) e Less than zero (1987; Al di là di tutti i limiti) di M. Kanievska (da Less than zero di B.E. ...
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DAVANZATI, Chiaro
Pasquale Stoppelli
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, ma di lui restano sconosciuti sia l'anno della nascita sia quello della morte. Né la tradizione del suo nutrito [...] il documento del 1304 non si riferisce ai figli del Chiaro già morto al 1280, ma all'altro Chiaro del Libro di Montaperti, che era appunto in corrispondenza poetica con lui: Guittone, ser Cione, Pacino di ser Filippo, Dante da Maiano, frate Ubertino, ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] e sulla presenza scenica di una grande star hollywoodiana (A. Pacino).
Un caso del tutto a parte è rappresentato da Otello Spielberg, dove un certo affollamento di effetti visivi è funzionale al clima di angoscia che pervade una società in cui il ...
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PASINI, Pace
Quinto Marini
PASINI (Pasino, de Pasino, Pacino), Pace. – Nacque a Vicenza il 17 giugno 1583.
La famiglia, originaria della val Sabbia, si era trasferita, in un primo momento, a Schio; [...] , overo De' rimedii d'amore, dialogo di Pace Pacino.
La minuscola miscellanea contiene sedici componimenti in metro vario e la sua famiglia. In particolare, lo zio Marcantonio, già al governo di Vicenza, Bergamo, Padova e infine doge dal 1612 ...
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FRANCESCO di Giovanni
Lida Maria Gonelli
Nacque a Firenze il 13 luglio 1323 da Giovanni di Durante e (probabilmente) da Mattea di ser Lotto di Forese Salviati. Fu primo di quindici figli, morti in gran [...] F. frequentò la scuola d'abaco di messer Jacopo di Pacino Peruzzi; insieme con alcuni dei suoi fratelli iniziò poi a lavorare si fanno rade e frammentarie: si sa che dal giugno 1347 al giugno dell'anno seguente tenne in affitto un palco e che nel ...
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tatto
s. m. [dal lat. tactus -us (der. di tangĕre «toccare», part. pass. tactus); l’uso fig. è dal fr. tact]. – 1. a. In fisiologia, senso specifico che permette il riconoscimento di alcuni caratteri fisici (durezza, forma) degli oggetti che...