edificio (Dificio)
Antonio Lanci
Sostantivo a bassa frequenza, esclusivo del Convivio e della Commedia. La forma con aferesi si registra nei due passi poetici in cui il termine compare, e in Cv III VIII [...] 9.
Il senso proprio di " costruzione " è documentato in Cv II IV 7 antichi edifici, IV VIII 9 li edifici mirabili, XXVII 13 edificate li mirabili edifici (ove si nota la figura etimologica).
Anche in senso ...
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Nell’antica grammatica, ogni mutamento formale parziale della parola; casi notevoli di m. sono la metatesi, la protesi e l’aferesi, l’epentesi e la sincope, l’epitesi e l’apocope.
Nella moderna linguistica, [...] fenomeno morfologico di natura evolutiva per cui una parola passa da una declinazione o da una coniugazione a un’altra, oppure subisce un cambiamento di genere o di numero. Forme metaplastiche possono ...
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In terapia, nome attribuito a varie frazioni del plasma sanguigno (sieroalbumina, fibrinogeno, fattore VIII e altri fattori della coagulazione, immunoglobuline), che possono essere, con varie tecniche [...] di aferesi, rimosse dal plasma stesso e impiegate per scopi terapeutici mirati. Gli e. vengono considerati prodotti farmaceutici e in Italia sono soggetti alle disposizioni della vigente farmacopea. ...
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imaginare (maginare)
Antonio Lanci * *
Verbo di alta frequenza. In tre luoghi (Vn XXXI 14 49, If XXIII 24 e XXXI 24) occorre con aferesi.
Vale fondamentalmente " rappresentarsi nell'immaginazione, nella [...] fantasia " (v. IMAGINAZIONE), in quanto l'immaginazione, come facoltà interna dell'anima, raccoglie le forme o immagini sensibili astratte tramite i sensi ed è anche in grado di rappresentarle all'intelletto ...
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Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare: a) l’elisione di una vocale finale, per es. l’arte; b) l’aferesi di una vocale iniziale seguita [...] da consonante della stessa sillaba, per es. lo ’ngegno, tra ’l sì e ’l no; c) le accorciature dei millesimi, per es. il ’48, il ’400. Può essere inoltre segno di troncamento, ma limitatamente ad alcuni ...
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. Nome dispregiativo con cui in Francia si designano i Tedeschi: usato gergalmente fin dal 1889 almeno, esso è diventato popolare durante la guerra mondiale. Si tratta probabilmente di un'aferesi di alboche, [...] che a sua volta risale ad allemand per una alterazione di suffisso dovuta all'argot.
Bibl.: Intermédiaire des chercheurs et des curieux, 1908, 1914, 1915, passim; A. Dauzat, Les argots, Parigi 1929, pp. ...
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ORZINUOVI (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Cittadina della provincia di Brescia, a SO. del capoluogo (da cui il centro dista km. 29,5) sulla linea tramviaria che unisce Brescia con Crema e Lodi. Orzinuovi [...] - il nome deriva da Orzi, aferesi di Giorgio; e così Orzivecchi - fu costruita nel 1193 dai Bresciani per fronteggiare i Cremonesi, non bastando, di contro a Soncino, il castello di Orzivecchi, e fu sotto Venezia, come territorio di confine, ...
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SINCOPE (fr. syncope; sp. síncopa; ted. Synkope; ingl. syncope)
Giacomo Devoto
Fonetica. - Dal greco συγκοπή, indica la caduta di un suono o di un gruppo di suoni all'interno della parola. Si distingue [...] perciò dall'apocope (v.), caduta in fine, e dall'aferesi (v.), caduta all'inizio: caldo è il latino calidus con la sincope della vocale i. Il termine sincope non "spiega", ma constata soltanto la caduta di un suono: nel caso di vocali, se si tratti ...
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Termine usato dai grammatici greci a indicare un caso particolare di caduta di uno o più suoni in fine di parola (cfr. ἀϕαίρεσις all'iniziale, συγκοπή all'interno, v. aferesi, sincope), p. es., δῶμα, δῶ [...] "casa"; con lo stesso significato è impiegato ancora oggi. L'apocope è dovuta linguisticamente a due forze: una fonetica che si manifesta sia attraverso l'indebolimento spontaneo della finale delle parole, ...
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e
Riccardo Ambrosini
. 1. È la voce più frequente nelle opere di D., con 8.670 attestazioni, di cui 642 nella Vita Nuova (+ 33 ed), 463 nelle Rime (35 ed; in XCI 28 l'articolo i si elide dopo e: E' [...] , l'articolo i si elide dopo e: cfr. If XIII 63 li sonni e ' polsi; in If XI 69 è l'unica attestazione dell'aferesi dell'articolo il dopo e: questo baràtro e ' l popol ch'e' possiede). Nelle scelte adottate dagli editori recenti di D. lo scarto fra ...
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aferesi
afèreṡi s. f. [dal lat. tardo aphaerĕsis, gr. ἀϕαίρεσις «sottrazione», der. di ἀϕαιρέω «togliere»]. – 1. In linguistica e stilistica, soppressione di una vocale o sillaba iniziale; è frequente quando una vocale iniziale viene a trovarsi...
aferetico
aferètico agg. [der. di aferesi; cfr. gr. ἀϕαιρετικός «capace di sottrarre»] (pl. m. -ci). – In linguistica, che concerne l’aferesi o ha subìto un’aferesi: forma a. di una parola.