Sostanza in grado di conferire colore al suo supporto.
Biologia
I p. biologici sono un gruppo di sostanze chimiche presenti nelle cellule sotto forma di granuli, gocce o cristalli, che conferiscono ai [...] p. veri e propri. Le lacche sono coloranti organici fissati su supporti inorganici o sali inorganici insolubili di coloranti organici. Se la sostanza colorante è di natura acida, l’agente precipitante sarà di natura basica e viceversa. Si conoscono ...
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Elemento chimico, simbolo Pt, numero atomico 78, peso atomico 195,09, di cui sono noti 6 isotopi stabili (numero di massa 190, 192, 194, 195, 196, 198); densità 21,45 g/cm3, punto di fusione 1772 °C.
Caratteri [...] sviluppo della teoria della coordinazione e della stereochimica dei composti inorganici. Tra i complessi più interessanti del p. tetracoordinato vi sono i cloroplatinati (➔ cloroplatinico, acido); i platinocianuri, con anione complesso [Pt(CN)4]–2 ...
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Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto da J.A. Arfwedson (1817) nel minerale petrolite, ma isolato nel 1855 da R.W. Bunsen e collaboratori. Simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico [...] un incremento della superficie offerta all’attacco da parte dell’acido solforico; trattando poi la massa con acqua si asporta il del l. che trovano importanti applicazioni. Fra i composti inorganici del l. si ricordano: l’ammide, LiNH2, impiegata ...
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Botanica
Resina ricavata, per incisione del fusto e dei rami, dal lentisco, molto pregiata e nota fin dall’antichità (quella proveniente dall’isola greca di Chio). In commercio si presenta in masse arrotondate, [...] ; rammollisce verso 80 °C e fonde a 110-120 °C; contiene vari acidi resinosi, principi amari, oli essenziali ecc. Si usa per vernici, per preparare
M. bituminoso Miscela di bitume con additivi inorganici, di granulometria fine, così che la massa, ...
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Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] violenta. I d. chimici di uso più comune sono gli acidi e gli alcali forti, l’urea, la guanidina, il sodio dodecilsolfato, le soluzioni concentrate di alcuni sali inorganici quali il solfato d’ammonio, molti solventi organici quali acetone, etere ...
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Chimico ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1927 - Los Angeles 2017). Fu insignito del premio Nobel per la chimica nel 1994, per i suoi studi che hanno condotto all'identificazione di importanti [...] troppo labili per essere osservati direttamente; O. è partito dal fatto che i carbocationi sono acidi di Lewis fortissimi e utilizzò alcuni superacidi inorganici (come il pentafluoruro d'antimonio in soluzione acquosa) in grado di competere con essi ...
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In chimica, sistema formato dalla occlusione di atomi o piccole molecole (gas nobili, anidride solforosa, anidride carbonica, idracidi, metanolo ecc.) nelle cavità interstiziali presenti nei reticoli cristallini [...] (idrochinone, urea ecc.) o inorganici (zeoliti cristalline, acqua). Alcuni c. (per es., quelli dell’urea e dell’amilosio) presentano caratteristiche cavità ‘a tunnel’ che ospitano lunghe molecole non ramificate (idrocarburi, acidi grassi ecc.). I c ...
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tioacidi Composti chimici (detti anche solfoacidi) che possono considerarsi derivati dai corrispondenti acidi ossigenati per sostituzione di uno o di tutti gli atomi di ossigeno con altrettanti di zolfo. [...] Possono aversi t. inorganici e t. organici; i primi sono formati da elementi quali carbonio, arsenico, zolfo ecc. I t. conservano il nome d’origine prendendo il prefisso tio- per indicare la presenza di zolfo (gr. ϑεῖον); a seconda che gli atomi di ...
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Composto chimico, sale dell'acido cloridrico (HCl). I cloruri inorganici si ottengono per combinazione diretta degli elementi, per azione dell'acido cloridrico sui metalli, sugli ossidi e sugli idrossidi. [...] I cloruri degli acidi organici sono intermedi nella sintesi di numerosissimi composti. I cloruri sono diffusamente presenti nell'organismo umano: nel sangue e nei liquidi intra- ed extracellulari contribuiscono a mantenere l'equilibrio degli ...
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Composti di formula generale CnH2n+1Mg X, dove X è un atomo di alogeno (per es., cloro). Si formano facendo reagire un alogenuro alchilico con magnesio metallico; si alterano facilmente in presenza di [...] umidità. Sono largamente usati in molte sintesi organiche (acidi, mercaptani ecc.). Reagiscono anche con numerosi composti inorganici come acqua, anidride carbonica e ossigeno. Per essere stati scoperti e largamente studiati e applicati da V. ...
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acido2
àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici...
ossiacido
ossïàcido s. m. [comp. di ossi-2 e acido2]. – 1. In chimica, denominazione (in contrapp. a idracido) degli acidi inorganici contenenti ossigeno (per es., l’acido solforico, l’acido nitrico, l’acido fosforico), nei quali gli atomi...