RUGGERO II, re di Sicilia
Francesco Paolo Tocco
RUGGERO II, re di Sicilia. – Nacque il 22 dicembre 1095 a Mileto, cuore della Contea creata dal padre Ruggero I (Ruggero d’Altavilla) nel Sud della Calabria [...] Castiglia e León e della sua quarta moglie, la musulmana convertita Isabella, legandosi così a contesti in dialettica acculturazione con il mondo musulmano. Dal matrimonio, prolifico e segnato da un’inconsueta componente affettiva, nel 1118 nacque il ...
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L'a. essendo fenomeno relativo all'alfabetizzazione, di cui rappresenta l'assenza o la carenza, è divenuto oggetto d'attenzione e d'intervento soltanto in tempi abbastanza recenti. Di fatto, sebbene non [...] , la scarsa disponibilità di mezzi limita gli sforzi dei governi; inoltre è ancora fortemente avvertito il peso dell'acculturazione a modelli esterni di tipo europeo risalenti all'epoca coloniale, spesso ribaditi dai vincoli tuttora esistenti sotto l ...
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PRAMPOLINI, Camillo Vittorio
Alberto Ferraboschi
PRAMPOLINI, Camillo Vittorio. – Nacque a Reggio Emilia il 27 aprile 1859 da Luigi Eugenio, ragioniere capo comunale, e da Maria Luigia Casali, figlia [...] diffondere i principi del socialismo (emblematica la Predica di Natale del 1897), Prampolini svolse un’azione di acculturazione dei ceti popolari per la promozione dell’associazionismo, della cooperazione e dell’organizzazione politica.
Alle elezioni ...
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VIVARELLI, Roberto
Roberto Pertici
– Nacque a Siena l’8 dicembre 1929, figlio di Lavinio (1900-1942), avvocato, e di Bianca Margherita Cosci, insegnante; ebbe un fratello maggiore, Piero (v. la voce [...] per tutto il resto della sua vita; altrettanto decisivi furono però gli anni successivi, quelli della sua ‘acculturazione democratica’. Terminato frettolosamente il liceo scientifico, all’inizio dell’anno accademico 1947-48 si iscrisse alla facoltà ...
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CROCE, Giuseppe
Antonio Castelli
Nacque a Somma Lombardo (Varese) il 18 apr. 1853, da Carlo e da Clementina Giusti. Cominciò a lavorare da fanciullo come selciatore, e poi fu garzone di bottega. Analfabeta, [...] unitario ed indipendente, perché è l'organizzazione unitaria che forma tecnicamente e moralmente l'operaio, non l;acculturazione politica, e dà senso alla competizione elettorale, alla cooperazione ed alla attività sindacale.
In nome dell'autonomia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo spartito epistolare presenta, tanto nella corrispondenza privata quanto nei generi [...] 1766
La corrispondenza erudita del primo Settecento lascia il posto a epistolari dal taglio saggistico destinati alla rapida acculturazione di un pubblico desideroso di risvegliarsi dal proprio torpore, sul quale si sofferma l’Angiolini delle Lettere ...
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NATOLI, Aldo
Agosti Aldo Mario
– Nacque a Messina il 20 settembre 1913, terzogenito di Adolfo e di Amelia Oriolo.
Il padre, professore di latino e greco, aveva studiato alla Normale di Pisa, dove aveva [...] lavorando, a Roma e nel Frusinate), per il miglioramento delle condizioni di vita delle borgate e per l’acculturazione politica dei loro abitanti. Come segretario di federazione e poi segretario regionale del Lazio e anche come consigliere comunale ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bologna
Giovanna Bermond Montanari
Bologna
Città (etr. felzna; lat. Felsina, Bononia) sorta nella pianura delimitata dai fiumi Reno e Savena. Ebbe un notevole sviluppo [...] tombe a documentare il ruolo rivestito dalla città. Attraverso i corredi funerari sembra di assistere a un processo di acculturazione da parte dei Celti e di assimilazione nei confronti della componente etrusco-italica, che portò, alla fine del III ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] musica e il preciso rapporto tra quantità e melodia sono poco noti.
In età arcaica, quando il processo di acculturazione da parte dei Romani della più sofisticata cultura greca era in pieno svolgimento, i modelli greci furono adattati con libertà ...
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(X, p. 7; App. II, I, p. 569; III, I, p. 359; IV, I, p. 414)
Chiesa cattolica
Gli anni Ottanta si presentano nella storia della C. come un momento unitario; la fine del pontificato di papa Paolo vi ha [...] 'egemonia del modello europeo è stata oggetto di critiche, quando cioè si è cominciato a parlare dell'inevitabile fenomeno dell'acculturazione e dei diritti e valori propri di altre culture e tradizioni. Ci si è cominciato a chiedere se la tradizione ...
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acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...