DANDINI, Pietro (Pier)
Evelina Borea
Nacque a Firenze il 12 aprile 1646 (F. S. Baldinucci) o nel 1647 (Orlandi, 1704) da Ottaviano (fratello dei pittori Cesare e Vincenzo), e fu educato all'arte dallo [...] fiorentina dedicata ai fatti della vita di S. Giovanni da Capestrano, nella chiesa di Ognissanti: nella pala d'altare, l'accento batte sul tema dell'eccidio in modo simile (tipici gli occhi stralunati). È probabile che sia stata eseguita in quel ...
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Vedi SFINGE dell'anno: 1966 - 1973
SFINGE (v. vol. vii, p. 230)
M. G. Picozzi
Mostro fantastico, rappresentato generalmente nell'antichità classica con testa femminile e corpo leonino alato.
Arte cretese-micenea. [...] un uomo su un rilievo in pòros da Micene potrebbero appartenere a sfingi; e mentre lo Herbig pone l'accento sulla funzione essenzialmente decorativa delle raffigurazioni della s. del periodo orientalizzante, il Walter si basa soprattutto su queste ...
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TRITONE (Τρίτων, Triton)
E. Paribeni
Divinità marina a figura almeno a metà pisciforme, che nelle figurazioni più antiche è difficile distinguere con sicurezza da altre personalità di natura affine, [...] del VII sec. a. C. Anche escludendo il piatto di Praisos la cui lettura è sempre incerta, E. Buschor ponendo l'accento sulla grande gamba bianca, ovviamente femminile, in primo piano pensa addirittura alla lotta di Peleo e Teti (v.), a partire dalla ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] carolingia l'a. divenne d'uso comune, probabilmente a seguito delle direttive liturgiche di Carlo Magno che ponevano un accento particolare sulla predica. Nella stessa chiesa potevano esserci anche due o tre a. e infatti nella pianta dell'abbazia ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] dall'intensa cromia e dal paesaggio, dove affiorano evidenti declinazioni carraccesche.
Nelle opere di tale periodo l'accento nordico dell'E. si scioglie in una appassionata attenzione al naturale - esaltata dalla stessa tecnica pittorica, l ...
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GENNARI, Benedetto, il Giovane
Nora Clerici Bagozzi
Nacque a Cento, presso Ferrara, dove fu battezzato il 19 ott. 1633. Figlio di Ercole e di Lucia Barbieri, sorella di Giovan Francesco, detto il Guercino, [...] della comune educazione guercinesca, Cesare appare volto ad accogliere, nel suo ancora caldo e vitale naturalismo, i primi accenti barocchi della cultura bolognese, mentre il G. visualizza, con disegno più accademico e atmosfere più fredde, raffinati ...
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MEGARESI, Vasi
M. A. Del Chiaro
Il nome di "megaresi" è in questo caso ovviamente un nome di comodo. Come molti altri prodotti della ceramica antica, i vasi m. sono stati arbitrariamente denominati [...] ispirate alla vita quotidiana, che Courby ritiene siano semplici scene di genere, mentre il Rostovzev vi riconosce un accento epico che ha riscontro nella decorazione usuale di queste coppe. Uno o due vasi "omerici" illustrano una fatica ...
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GIUSTO de' Menabuoi
F. Flores d'Arcais
Pittore di origine fiorentina, noto a partire dal 1363 e morto prima del 1391.Le opere di G. firmate e datate sono: la Madonna Schiff, del 1363 (Pisa, Mus. Naz. [...] dell'Apocalisse. Alla diversità dei temi trattati corrisponde un'accentuata diversità nel linguaggio stilistico: un accento fortemente ieratico caratterizza la cupola, nella immota staticità delle figure, variate solo da una straordinaria ...
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CALDERINI, Guglielmo
Silvana Raffo Pani
Nacque a Perugia il 3 marzo 1837 da Francesco e da Antonia Poggini. Nella città natale compì i suoi principali studi; in seguito frequentò l'università di Torino [...] , il Fontana, e volli carpire a questi grandi il segreto dell'impronta e la forza del chiaro-scuro, contenendo però l'accento decorativo di quei tempi in modo da riportarne i particolari in quella compostezza di forme che fu il vanto e il pregio dell ...
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GRANDI, Alfredo (noto anche con lo pseudonimo di Garzia Fioresi)
Andreina Ciufo
Nacque a Vigevano, presso Pavia, il 3 giugno 1888 da Giuseppe, militare di professione, e da Elisabetta Mainardi.
Nel 1902 [...] disagio esistenziale del G., esacerbato dagli eventi bellici. L'intimismo del periodo giovanile si ripresentava ora, mutando accento e segno stilistico, nella scelta di temi legati all'illustrazione di un'umanità emarginata e sconfitta, quale appare ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...