colonna
Fabrizio Di Marco
Il simbolo dell'architettura classica
La colonna è un elemento costruttivo dell'architettura e svolge di solito una funzione di sostegno, anche se a volte può essere utilizzata [...] , Bramante, Michelangelo, Palladio. Anche nel Barocco chiese e palazzi recano colonne in facciata e negli interni, ma con un accento più decorativo e scenografico: si pensi che Bernini nel progetto di piazza San Pietro disegnò i due portici con ben ...
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De Chirico, Giorgio
Bettina Mirabile
Dipingere il mistero della realtà
Il pittore Giorgio De Chirico nasce verso la fine dell'Ottocento in Grecia, dove subisce il fascino dell'arte antica, uno degli [...] si ripetono anche nei decenni successivi, quando il suo stile si ispira alla pittura barocca e assume un accento teatrale: personaggi mitologici, nudi femminili dalle forme morbide e nature morte sono descritti con linee ondulate e pennellate ...
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VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] il restauro articolato in più anni delle sale nobili dello storico caffè Pedrocchi di Padova, che ha posto l'accento sulla tutela e sulla destinazione dei pochi locali pubblici storici rimasti. Va anche ricordato che i musei civici veneti realizzano ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] ruolo nello sviluppo dall'eredità romana al futuro Romanico (Conant, 1959). In realtà la tendenza a porre l'accento sugli sviluppi autonomi in ambito insulare non ha impedito agli studiosi britannici di fornire un sostanziale contributo alla ricerca ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] e figlio appare più diretto. Allo stile di G. riconducono infine la profonda gravità del volto della Madonna così come l'accento dato alla corporeità quale tramite di un moto interiore.Tra le opere tarde sono da annoverare altre tre statue di analogo ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] Crocefisso nella parte bassa della celebre Incoronazione della Vergine di Villeneuve-lès-Avignon. D'altra parte a questi accenti quartoniani si affianca la stupenda articolazione dei corpi avvinti alle croci che sottintende un giro di orizzonte più ...
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Albenga
C. Dufour Bozzo
(lat. Albium Ingaunum, Albingaunum)
Città della Liguria in prov. di Savona. Dopo aver domato i Liguri Ingauni nel 181 a.C., i Romani fondarono A. in una pianura alluvionale formata [...] , i mosaici del quale - superstiti nel catino dell'abside - ribadiscono la filiazione milanese con una iconografia di accento trinitario in polemica antiariana tanto scoperta da non consentire dubbi, visualizzando la formula nuova del rito ambrosiano ...
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DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] e atteggiate intorno al protagonista, risponde al gusto romantico delle rievocazioni storiche, ma riscatta l'immancabile accento melodrammatico e retorico grazie a un certo respiro nell'impianto scenografico e alla vivezza dei colori. Notevole ...
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ANTIMENES, Pittore di
G. Ricci
Ceramografo attico che dipinse numerosi vasi a figure nere (gliene sono attribuiti 136), specialmente anfore con collo e hydrìai. Il nome, datogli dal Beazley, deriva [...] , n. 118), che è notevole anche per le grandi maschere dionisiache. Il pittore però sa dare anche il proprio accorato accento a schemi usati, come, per esempio, alla partenza del guerriero dipinta sull'anfora di Würzburg 187 (Beazley, n. 96), in ...
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OLTOS (῎Ολπος)
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. O. è una delle personalità centrali della prima generazione di pittori a figure rosse: si può anzi [...] inserite in questo complesso. Alle volte è invece un naso o un oggetto inanimato di dimensioni assai ridotte, un mero accento, che prende posto tra gli occhi, quasi a confermare l'idea centrale della maschera gorgonica riassunta nei suoi elementi più ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...