GIUDICI, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 17 genn. 1766 da Carlo Maria e da Giuseppa Lomeni. Cresciuto in un ambiente familiare benestante e aperto ai contatti con il mondo degli artisti [...] massoneria); condannò l'istituzione del divorzio, "un abuso che altera lo stato naturale del matrimonio" (Memoria sul in data 1° dic. 1797 che bocciava il diritto di stola e chiedeva il sostentamento del clero per opera dei privati - dal giorno dell ...
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GOFFREDO (Gotefredo, Gotofredo da Castiglione)
Anna Maria Rapetti
Arcivescovo eletto di Milano, secondo una tradizione d'incerto fondamento appartenne alla famiglia Castiglione; non sono noti altri dati [...] di ridimensionare la sfera d'azione del ceto capitaneale e di comprimere il tradizionale diritto di controllo sull'elezione esercitato dai riforma dei costumi e di riordino delle situazioni di abuso e di confusione, l'adesione pontificia al movimento ...
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BORROMEO, Vitaliano
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 3 marzo 1720, in una delle più nobili famiglie milanesi, terzogenito del conte Giovanni Benedetto e di Clelia del Grillo. Dopo aver compiuto [...] che non esitava a fare abuso di censure canoniche contro i date dai vescovi. Nel luglio, informato del progetto del conte di Firmian circa la riforma della il B. non negava allo Stato il diritto di rivedere ogni libro, ma lo rivendicava anche ...
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CARPEGNA, Gaspare
Giovanni Romeo
Nacque a Roma l'8 maggio 1625 da Francesco Maria e da Marzia Spada. Si dedicò prima a studi letterari, poi al diritto canonico e civile, in cui si addottorò molto giovane [...] Scrittura contro il cardinal datario, che metteva in luce gli abusi da lui commessi, in primo luogo nell'imporre sui 22luglio, il papa con 35 cardinali in congregazione si recò a casa del C. ancora infermo per ascoltare il suo parere (l'episodio è ...
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GIOVANNI da Velletri
Sergio Raveggi
Nato a Velletri, presso Roma, presumibilmente verso il 1180, non sono note le sue origini familiari, né si sa quando entrò nella vita ecclesiastica. Priore della [...] la pace tra Fiorentini e Senesi del 1208, l'esito della lunga diatriba per i diritti ecclesiastici su Poggibonsi, che le fedeltà verso lo Svevo. Onorio gli rimproverò il grave abuso, ma con moderazione, limitandosi a imporgli di chiedere scusa ...
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CAPECE ZURLO, Giuseppe
Elvira Chiosi
Nacque a Monteroni di Lecce il 3 gennaio del 1711 dal principe Giacomo e da Ippolita Sambiase dei principi di Campana. A undici anni egli venne ammesso nell'alunnato [...] Calabrie il nome di Romano Pontefice, e che con l'abuso di questa Sagra Autorità si affretti a sedurre que' Popoli "organizzato sugl'inviolabili e sagri dirittidel genere umano".
Emblematico della debolezza del C. fu il comportamento da lui ...
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LONIGO, Michele (Michele Antonio)
Marco Maiorino
Nacque a Este, nel terziere di S. Tecla, il 10 marzo 1572, dal notaio Biagio e da Caterina Cortona, terzogenito di sei figli. L'atmosfera di dotta erudizione [...] seguito di diverse denunce di abuso d'ufficio, per via di Lonigo, in Studi e documenti di storia e diritto, VIII (1887), pp. 13-64; Bari 1894, s.v. Lonigo, p. 25; Id., Arcipreti e canonici del duomo di Este dal s. p. Leone XIII eretto in abadia, Este ...
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GUALDO, Gabriele
Anna Rita Capoccia
Nacque a Vicenza, dal conte Giovanni Battista e da Massimilla Murari, veronese, nel 1659.
Il G. compì i suoi primi studi a Piacenza; l'8 luglio 1674 vestì l'abito [...] tenne per più di quarant'anni, interessandosi anche di diritto e di letteratura. In giovane età compose un Carmen della Chiesa dall'abuso che i "moderni" facevano delle loro dottrine sia un deciso attacco alle principali tesi del probabilismo, che - ...
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LAGONISSA, Fabio
Raissa Teodori
Nacque a Napoli nel 1584 (o, meno probabilmente, nel 1585), figlio cadetto di Giovanni Battista, dell'antica e nobile famiglia campana dei La Gonessa (poi Leonessa) duchi [...] addottorò, poco più che ventenne, in diritto civile e canonico. Trasferitosi a Roma, che aveva cassato, perché sprovvisto del placet del potere civile, un monitorio papale alla direttiva romana di correggere l'abuso, da parte dell'autorità temporale ...
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ANDREUZZI (Andreucci), Marzio
Armando Pitassio
Nacque a Udine nel 1557 da famiglia nobile. Il padre, Lodovico, aveva sposato Cassandra Tritonio, il cui zio patemo, Ruggero, era abate di Pinerolo e membro [...] De Dominis, che rispose accusandolo di voler sminuire l'autorità del metropolitano col negargli il diritto di appello (25 nov. 1613). L'A. ribatte tacciando il De Dominis di abuso di potere e di attentato alla integrità della giurisdizione episcopale ...
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abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...
furbetto del vaccino
loc. s.le m. (iron.) 1. Chi, forte della propria autorità, dichiara il falso in merito alla vaccinazione di terzi. 2. Chi tenta in modo fraudolento di acquisire la priorità per essere sottoposto a una vaccinazione. ♦ [tit.]...