PISANELLI, Giuseppe
Stefano Tabacchi
PISANELLI, Giuseppe. – Nacque a Tricase, nell’allora provincia di Terra d’Otranto (Lecce, Taranto, Mesagne), il 29 dicembre 1812 da Michelangelo e da Angela Mellone.
Perso [...] a Roberto Savarese, una scuola privata di diritto che fu attiva fino al 1847. L’anno successivo pubblicò l’opera abolizionista Sulla pena di morte (Napoli 1848), in seguito più volte ristampata.
Con l’avvio, nel 1847-48, dei moti costituzionali ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] v. Burns, 1970, p. 182); così il 13 agosto 1888, in gran parte per impulso dell'imperatore Pedro II, fu passata la legge di abolizione, detta la 'legge d'oro': la schiavitù aveva in tal modo cessato di esistere nell'intero Nuovo Mondo e il ciclo dell ...
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Dissenso
LLewis S. Feuer
di Lewis S. Feuer
Dissenso
sommario: 1. Definizioni preliminari: tipi di ‛dissenso'. 2. La repressione del dissenso nell'Europa antica e medioevale. 3. La libertà di dissenso [...] la ‛causa' politica fondamentale, in America, era costituita dal movimento contro la schiavitù. Al movimento abolizionista, però, erano connesse una moltitudine di manifestazioni ‛compulsive' di dissenso. Riformatori dell'alimentazione predicavano un ...
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PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] che la pena, in quanto riaffermazione del diritto, «attua il regno di Dio» (Elementi, cit., I, 1882, p. 37). Abolizionista coerente, in polemica con Augusto Vera contrastò la tesi dell’appartenenza allo Stato del bene-vita (Della pena di morte…, in ...
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POERIO, Carlo
Renata De Lorenzo
POERIO, Carlo. – Nacque a Napoli il 13 ottobre 1803 da Giuseppe, appartenente a una nobile famiglia calabrese (era barone di Belcastro), e da Carolina Sossisergio, figlia [...] , The Gladstone papers, l’Indiana University, The Illy Library, tra i manoscritti di Mary Ann Rawsons, attivista abolizionista inglese. Ricchissima è la corrispondenza con parenti, amici, colleghi, intellettuali e uomini politici, come Sigismondo di ...
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Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] dello zucchero basata sul lavoro schiavile, esso si diffuse a partire dal 1788, ossia all'inizio del movimento abolizionista e dell'emancipazione degli schiavi, anche negli Stati Uniti di recente formazione.Nel frattempo nel Vecchio Mondo continuava ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale [...] le lotte per l'indipendenza da cui sono nati molti Stati nazionali tra Otto e Novecento, per i movimenti abolizionisti contro la schiavitù, che tanta parte ebbero nella formazione del primo femminismo statunitense, fino all'obbligato confronto con il ...
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abolizionista
s. m. e f. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionist] (pl. m. -i). – Seguace, fautore dell’abolizionismo: la lotta fra proibizionisti e abolizionisti negli Stati Uniti (in merito allo spaccio di alcolici).
abolizione
abolizióne s. f. [dal lat. abolitio -onis]. – Atto ed effetto dell’abolire; soppressione, eliminazione dall’uso: a. della schiavitù; propugnare l’a. della pena di morte.