Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] ; la «politica criminale» era il centro di una prolusione di Manzini, che nel 1911 lamentava il «lusso» della abolizione della pena capitale davanti alle crescenti «delinquenza e malavita» (La politica criminale e la lotta contro la delinquenza e la ...
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PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] che la pena, in quanto riaffermazione del diritto, «attua il regno di Dio» (Elementi, cit., I, 1882, p. 37). Abolizionista coerente, in polemica con Augusto Vera contrastò la tesi dell’appartenenza allo Stato del bene-vita (Della pena di morte…, in ...
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Prova dichiarativa. Le dichiarazioni rese da persone irreperibili
Carlotta Conti
Prova dichiarativaLe dichiarazioni rese da persone irreperibili
Le Sezioni Unite, nel quadro di una pronuncia relativa [...] cost. n. 317 del 2009, ibid., 2010, 1815; Ubertis, Sistema multilivello dei diritti fondamentali e prospettiva abolizionista del processo contumaciale, ibid., 2009, 4747.
11 Naturalmente, richiamando quanto già affermato nelle sentenze del 2007, la ...
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Sospensione del processo nei confronti degli irreperibili
Daniela Chinnici
Dopo avere passato in rassegna la contumacia, il contributo analizza nelle grandi linee il contenuto della l. n. 67/2014 che [...] ss.
8 Sulla sentenza v. le efficaci notazioni di Ubertis, G., Sistema multilivello dei diritti fondamentali e prospettiva abolizionista del giudizio contumaciale, in Giur. cost., 2009, 4747.
9 Tra gli altri, cfr. Filippi, L., Rito contumaciale: quale ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] opinione.
Il G. morì a Pisa il 7 marzo 1878.
Altri scritti del G.: Elogio di Niccola Piccinini Giannelli, Macerata 1834; Abolizione del confronto personale dei testimoni e guarentige da istituirsi a pro degli inquisiti. Progetto di legge, ibid. s.n.t ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] penale del Settecento, Bologna 1975.
Trapani, M., Le sanzioni penali sostitutive, Padova 1985.
Vassalli, G., L'abolizione della pericolosità presunta degli infermi di mente attraverso la cruna dell'ago, in "Giurisprudenza costituzionale", 1982, pp ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] tutti gli Stati europei; l'ultima ad allinearsi fu la Francia di Luigi XVI.
In Italia un contributo decisivo all'abolizione provenne dal trattato Dei delitti e delle pene del filosofo giurista Cesare Beccaria, scritto fra il 1763 e il 1764 e ...
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abolizionista
s. m. e f. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionist] (pl. m. -i). – Seguace, fautore dell’abolizionismo: la lotta fra proibizionisti e abolizionisti negli Stati Uniti (in merito allo spaccio di alcolici).
abolizione
abolizióne s. f. [dal lat. abolitio -onis]. – Atto ed effetto dell’abolire; soppressione, eliminazione dall’uso: a. della schiavitù; propugnare l’a. della pena di morte.