Femminismo
Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale [...] le lotte per l'indipendenza da cui sono nati molti Stati nazionali tra Otto e Novecento, per i movimenti abolizionisti contro la schiavitù, che tanta parte ebbero nella formazione del primo femminismo statunitense, fino all'obbligato confronto con il ...
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L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] di "conciliarlo con i nostri libri sacri", come osservò l'abate Henri-Baptiste Grégoire (1750-1831), il decano degli abolizionisti francesi (1826, p. 27).
Di particolare importanza per tutti i dibattiti successivi fu la pubblicazione nel 1829, a ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] tutti gli Stati europei; l'ultima ad allinearsi fu la Francia di Luigi XVI.
In Italia un contributo decisivo all'abolizione provenne dal trattato Dei delitti e delle pene del filosofo giurista Cesare Beccaria, scritto fra il 1763 e il 1764 e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] di morte, dibattuta sul piano giuridico e filosofico in Italia fino alla sua abolizione con il codice Zanardelli (1889). Spaventa aderì alla corrente abolizionista, contraddicendo anche su questo punto Vera, il quale, aderendo alla lettera del testo ...
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Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] . Non è un caso pertanto che il primo movimento moderno di riforma affermatosi con successo sia stato quello per l'abolizione del commercio e dello sfruttamento degli schiavi in Gran Bretagna e nelle sue colonie (v. Drescher, 1987). Nato tra i ...
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abolizionista
s. m. e f. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionist] (pl. m. -i). – Seguace, fautore dell’abolizionismo: la lotta fra proibizionisti e abolizionisti negli Stati Uniti (in merito allo spaccio di alcolici).
abolizione
abolizióne s. f. [dal lat. abolitio -onis]. – Atto ed effetto dell’abolire; soppressione, eliminazione dall’uso: a. della schiavitù; propugnare l’a. della pena di morte.