Pena
Massimo Pavarini
di Massimo Pavarini
Pena
Introduzione: alcune utili distinzioni
Pene di fatto e pena legale
Una nozione sociologica di pena che si limiti a coglierne i profili descrittivi si [...] della sua 'clientela' e notare come essa si rivolga principalmente agli strati sociali più bassi non significa per gli abolizionisti che il sistema delle pene legali sia l'istanza decisiva nella produzione e nel mantenimento della realtà sociale. La ...
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CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] Studi giuridici, Lucca 1899, pp. 277-285; E. Ferri, F. C., ibid., pp. 297-306; V. Finzi, F. C. e la campagna per l'abolizione della pena di morte, ibid., pp.533-542; N. Gallo, F. C. e la scuola positiva, in La Nuova Antologia, 16 ottobre 1899, pp. 3 ...
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VILLA, Tommaso
Silvano Montaldo
– Nacque a Canale, nel Cuneese, il 29 gennaio 1832 da Giovanni Battista (1792-1853) e da Elisabetta Rosignano (1798-1869).
Proprietari terrieri a Valfenera, i Villa erano [...] del celebre mentore, quella contro la pena di morte, nel marzo del 1854 Villa fu incarcerato per aver affisso un manifesto abolizionista all’interno di Palazzo Reale.
Il 2 giugno 1856 sposò una delle figlie di Brofferio, Emilia (1836-1907), con la ...
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Pena di morte
Giorgio Marinucci
La pena di morte in bilico
Nel biennio 2007-08 la sorte della pena capitale è stata contrassegnata da profondi cambiamenti di segno opposto: eclissi totale in Europa, [...] il numero dei reati per i quali la pena di morte può essere imposta; d) stabilire una moratoria sulle esecuzioni in vista dell’abolizione della pena di morte. 3) Esorta gli Stati che hanno abolito la pena di morte a non reintrodurla. 4) Chiede al ...
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PISANELLI, Giuseppe
Stefano Tabacchi
PISANELLI, Giuseppe. – Nacque a Tricase, nell’allora provincia di Terra d’Otranto (Lecce, Taranto, Mesagne), il 29 dicembre 1812 da Michelangelo e da Angela Mellone.
Perso [...] a Roberto Savarese, una scuola privata di diritto che fu attiva fino al 1847. L’anno successivo pubblicò l’opera abolizionista Sulla pena di morte (Napoli 1848), in seguito più volte ristampata.
Con l’avvio, nel 1847-48, dei moti costituzionali ...
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Beecher Stowe, Harriet
Laura Salvini
Una scrittrice antischiavista
Con il suo celebre romanzo La capanna dello zio Tom, la scrittrice statunitense Harriet Beecher Stowe ebbe un ruolo rilevante nella [...] di fuori dai confini degli Stati schiavisti. Nacque così La capanna dello zio Tom pubblicata a puntate, prima sulla rivista abolizionista National era nel 1851 e poi in due volumi nel 1852.
La capanna dello zio Tom
Attraverso una serie di ritratti ...
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Mauro Palma
Carcere
«Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato» (Costituzione italiana, art. 27)
La criticità del sistema [...] punitivo dello Stato a seguito del reato commesso e non si collocano, quindi, in una prospettiva meramente abolizionista. Perché la giustificazione di tale intervento può discendere da principi diversi: reintegrare con una violenza opposta al ...
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Quindicesimo presidente degli Stati Uniti, nato il 23 aprile 1791 a Foltz (Pennsylvania), studiò legge a Lancaster. Nel 1821 fu eletto, come federalista, deputato al Congresso; ma, oppositore dell'Adams, [...] del B. dànno ordinariamente gli scrittori di storia, bisogna tener presente che B. non era schiavista, ma non era neppure abolizionista. Come fine essenziale della sua politica, egli si era posto quello di evitare la guerra civile; come metodo, egli ...
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PIERANTONI, Augusto Francescopaolo
Eloisa Mura
PIERANTONI, Augusto Francescopaolo. – Nacque a Chieti il 24 giugno 1840, terzogenito di Enrico e Flavia De Sanctis, ricchi possidenti.
Alcuni studiosi [...] e di Terenzio Mamiani – che fu poi pubblicata a Modena nel 1866.
Dette indi alle stampe il suo primo lavoro, Dell’abolizione della pena di morte (Torino 1865), una collazione di articoli di taglio sostanzialmente divulgativo in cui, nel fuoco del ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] l'aboliva la Spagna nelle due colonie americane che le erano rimaste, Cuba e Portorico; e finalmente si adattava all'abolizione, nel 1888, anche il Brasile, che aveva resistito per il timore che ne derivasse la rovina delle sue grandi piantagioni ...
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abolizionista
s. m. e f. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionist] (pl. m. -i). – Seguace, fautore dell’abolizionismo: la lotta fra proibizionisti e abolizionisti negli Stati Uniti (in merito allo spaccio di alcolici).
abolizione
abolizióne s. f. [dal lat. abolitio -onis]. – Atto ed effetto dell’abolire; soppressione, eliminazione dall’uso: a. della schiavitù; propugnare l’a. della pena di morte.