Nacque a Danville, nel Kentucky, il 4 febbraio 1792, da un ricco piantatore di origine irlandese; fu educato nel collegio del New Jersey (ora Università di Princeton); e nel 1816 fu eletto membro della [...] Alabama rimase fino al 1832, quando fece ritorno nel Kentucky per combattervi lo schiavismo. Ma egli non era un abolizionista. Il suo atteggiamento, a quel tempo, si può riassumere in questi termini: sviluppo della colonizzazione ma limitazione della ...
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Nacque nel villaggio di Windham (Maine), il 31 maggio 1818; studiò al Bowdoin College, e, ventenne, si stabilì a Boston a studiarvi diritto. Unitariano e antischiavista, fece parte della chiesa dei Discepoli, [...] ; nel 1857 fu eletto membro della Camera statale dei rappresentanti. Egli era allora, come del resto lo stesso Clarke, un abolizionista moderato, ma deciso e convinto; e quando, nel 1859, il famoso "caso Brown" sollevò l'opinione pubblica del New ...
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Scrittrice statunitense (Litchfield 1811 - Hartford 1896). Dopo aver ricevuto una rigida educazione puritana dal padre, il predicatore e teologo calvinista Lyman Beecher, sposò (1839) il reverendo Ellis [...] potente carica sentimentale, animò il dibattito politico alla vigilia della guerra civile, divenendo un importante strumento per il movimento abolizionista. Tra i suoi romanzi successivi: Dred: a tale of the great dismal swamp (1856) anche esso di ...
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PENA DI MORTE
Antonio Marchesi
Lo scenario internazionale: Paesi abolizionisti e Paesi mantenitori. – La p. di m. è stata abolita, de iure o de facto, in 140 Paesi. Erano infatti 98, alla fine del 2014, [...] stati ratificati, com’è logico, solo da Stati che hanno già abolito la pena di morte. E l’interpretazione in senso abolizionista del diritto alla vita e/o del diritto a non essere sottoposti a tortura o trattamenti o punizioni inumani o degradanti è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 1865 la vittoria nordista nella guerra di secessione chiude un capitolo oscuro nella [...] il più famoso tra i leader neri dell’Ottocento.
Anche molte donne sono coinvolte in prima persona nella battaglia abolizionista. Fanno sentire il loro peso girando il Paese come oratrici itineranti dell’AASS, gestendo piccole scuole per bambini neri ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] il potere di uno Stato che la sua profonda coscienza politica trova modo di criticare pesantemente nell’ambito del dibattito abolizionista; e ancora, nei saggi di Slavery in Massachusetts (1854) e nel famoso A plea for John Brown (1860).
Il romanzo ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] 1865 un lungo Epilogo a firma del direttore, pubblicato nel fascicolo XII, chiudeva la terza ed ultima annata, mentre l'abolizione della pena capitale, sancita dalla Camera con una proposta di legge del 16 . marzo 1865, trovava nel voto contrario del ...
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Scrittore statunitense (Concord, Massachusetts, 1817 - ivi 1862). Tra i grandi protagonisti del "rinascimento americano" (1850-55), fu personalità di spicco del movimento trascendentalista, ispirato agli [...] Slavery in Massachusetts (1854) e in A plea for Captain John Brown (1860), due dei documenti più noti del movimento abolizionista. Dell'ampia produzione postuma di T., oltre alle parti dei diari che egli stesso preparò per la stampa, vanno ricordati ...
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PARKER, Theodore
Teologo americano, nato a Lexington, Mass., il 24 agosto 1810, morto a Firenze il 10 maggio 1860. Suo nonno, John P., 1729-1775, aveva preso parte alla battaglia di Lexington. Di famiglia [...] definitivamente a Boston nel 1845, continuando a partecipare alle controversie teologiche e manifestando i suoi accesi convincimenti di abolizionista. Tuttavia, ammalato, si recò nel 1859 a Santa Cruz, indi in Europa.
Il P. risentì molto l'influsso ...
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LIBERTY PARTY
Howard R. Marraro
. Partito politico nordamericano, organizzatosi negli stati del Nord nel 1839, e scioltosi nel 1848. Suo scopo principale fu di combattere la schiavitù con mezzi politici.
Malcontenti [...] e alla vice presidenza, John P. Hale e Leicester King, ma ormai si parlava di fondere il partito col nuovo partito abolizionista (Free Soil Party). I due candidati si ritirarono dopo la scelta del Van Buren e all'infuori dell'attività di un piccolo ...
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abolizionista
s. m. e f. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionist] (pl. m. -i). – Seguace, fautore dell’abolizionismo: la lotta fra proibizionisti e abolizionisti negli Stati Uniti (in merito allo spaccio di alcolici).
abolizione
abolizióne s. f. [dal lat. abolitio -onis]. – Atto ed effetto dell’abolire; soppressione, eliminazione dall’uso: a. della schiavitù; propugnare l’a. della pena di morte.