SINTASSI
Giacomo Devoto
. La sintassi è una delle quattro partizioni fondamentali della linguistica (insieme con la fonetica, la morfologia e la semantica). Essa studia la struttura della frase, gli [...] ma per la forma ibrida del predicato verbale sono messe alla dipendenza sintattica completa di un'altra frase: ablativo assoluto, accusativo con l'infinito, nominativo con l'infinito, gerundivo. Gli stessi caratteri formali che determinano i sintagmi ...
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corrompere
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, nel senso di " alterare ", " decomporre ", il verbo compare in Cv III XII 8 Lo sole tutte le cose col suo calore vivifica, e se alcuna ne corrompe, non [...] l 'errore, è contrapposto a lo pensiero nuovo avverso (II X 1). Il participio passato, nella struttura latineggiante dell'ablativo assoluto, compare in IV I 10 conveniesi per via tostana questa medicina, acciò che fosse tostana la sanitade; la quale ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] , la funzione tra costante e una variabile (es.: il lat. sine che presuppone, nel testo, l'ablativo, mentre l'ablativo non presuppone necessariamente il sine); costellazione, la funzione tra due variabili (es.: una qualsiasi categoria di caso ...
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procedere
Alessandro Niccoll
Ricorre frequentemente nel Convivio e nella Commedia, ed è anzi uno dei vocaboli più significativi del lessico delle due opere, connesso com'è - per il suo valore fondamentale [...] 64 procede innanzi da l'ardore, / per lo papiro suso, un color bruno. Al figurato in frase gerundiva avente valore di ablativo assoluto: If XVII 61 Poi, procedendo di mio sguardo il curro, / vidine un'altra, " continuando il carro del mio sguardo a ...
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finire
Bruno Basile
Nel senso di " terminare ", " condurre a termine ", il verbo compare transitivamente in Vn XIX 4 3 i' vo' con voi de la mia donna dire / non perch'io creda sua laude finire, e in [...] della forma participiale sono anché da ricondurre alcune formule di passaggio tra episodi contigui, strutturate al modo del classico ablativo assoluto: come in If III 130 Finito questo, la buia campagna / tremò; Pg XXV 130 Finitolo [l'inno], anco ...
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Goffredo di Vinsauf (Geoffroi de Vinesauf)
Fabrizio Beggiato
Trattatista inglese (sec. XII-XIII). Soggiornò a Roma e fu identificato erroneamente (Ch.V. Langlois) con un Geoffroi de Cumeselz autore di [...] che a esse sono rispettivamente pertinenti, e in particolare la metafora, l'apostrofe, e la personificazione per la prima, l'ablativo assoluto e l'emphasis per la seconda.
Bibl. - E. Faral, Les arts poétiques du XIIe et XIIIe siècle, Parigi 1958 ...
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Antichità. - Origine del consolato. La tradizione romana racconta che, cacciati i re, i loro poteri passarono nelle mani di due sommi magistrati eletti annualmente, di guisa che la loro potestà non fu [...] come sopra); post consulatum (seguito dal nome dei consoli o del console dell'anno precedente, in genitivo e raramente in ablativo). Il primo esempio di quest'ultima formula risale al 307 d. C., ma essa cominciò a divenire comune alla metà del ...
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UIGHURI (in grafia araba uyghur)
Ettore ROSSI
Popolazione turca stanziata già nel territorio che ora è chiamato Mongolia. Gli Uighuri vi dominarono sugli altri Turchi dal 745 d. C.; nel sec. IX, verso [...] delle iscrizioni turche dell'Orkhon (sec. VIII); essa presenta tuttavia alcune varietà morfologiche (genitivo in -nin invece di -in, ablativo in din invece di -de). D'altra parte l'imperfezione dell'alfabeto uighurico, mancante di segni per le vocali ...
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SCHIAVO di Bari
Paolo Pellegrini
SCHIAVO di Bari. – Vissuto nel secolo XIII, la sua esistenza è certificata da testimonianze plurime, ma nulla si sa della sua famiglia.
Al suo nome si lega il racconto [...] Più attendibile mi pare la seconda proposta che, in accordo con la documentazione di archivio coeva, legge «Sclavo» come un ablativo e intende «Questi luoghi sono tuoi, o Silvestro, discendente del poeta Schiavo» (Babudri, 1943, p. 191). In un caso e ...
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vacare
Emilio Pasquini
Latinismo inaugurato da D., che lo adotta quattro volte nella Commedia (tre non a caso nell'ultima cantica), ora in forma finita ora nel participio presente; più numerosi gli [...] chiama più Acquacheta, ma Montone. Con questo impiego può andare (almeno per il significato) l'uso del verbo latino determinato nell'ablativo: VE I XVIII 3 [il volgare illustre] in humilibus hospitatur asilis, cum aula vacemus (cfr. XVIII 5 cum curia ...
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ablativo1
ablativo1 agg. [dal lat. ablativus, der. di auferre; cfr. ablativo 2]. – 1. ant. Che sottrae, che toglie: il moto addiettivo, per così dire, sarà il fatto dal punto G per il mezzo cerchio G E F, e l’ablativo sarà il restante, fatto...
ablativo2
ablativo2 agg. e s. m. [dal lat. ablativus (casus), der. di ablatus, part. pass. di auferre «portare via»; cfr. il gr. ἀϕαιρετικός]. – 1. Caso della declinazione latina, che nell’ordine dei paradigmi flessionali fu collocato dai...