CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] del battistero di Parma. Due tavolette con S. Caterina e S. Giovanni Battista, S. Antonio Abate e S. 11; A. Puerari, Il duomo di Cremona, Milano 1971; A.C. Quintavalle, La cattedrale di Cremona, Cluny, la scuola di Lanfranco e Wiligelmo, StArte, 1973, ...
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ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] 'abbazia di Saint-Denis presso Parigi, di cui l'imperatore era abate laico. Esso fu minuziosamente descritto nel 1140 dall'abate Suger, del Mus. de Cluny, datato tra il 1330 e il 1340, sia ben più tardo dell'a. di Tingelstad, entrambi derivano ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] forse proveniente dall'abbaziale di Wissembourg (consacrata nel 1033 ma ingrandita e abbellita dall'abate Samuele nel 1070) e il S. Timoteo, un tempo nel Saint-Pierre-et-Saint-Paul a Neuwiller-lès-Saverne (Parigi, Mus. de Cluny ...
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MOISSAC
M. Durliat
Centro della Francia sudoccidentale (dip. Tarnet-Garonne), situato in un vasto complesso alluvionale sulle rive del fiume Tarn, a km 3 dalla confluenza con la Garonna.Il nome di M. [...] su quello spirituale, ma con l'affiliazione a Cluny, avvenuta nel 1048, la situazione cambiò. Odilone designò come abate il monaco cluniacense Durando di Bredons, destinato a divenire vescovo di Tolosa nel 1059. Con questo grande prelato riformatore ...
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FERENTILLO
G. Curzi
Centro dell'Umbria in prov. di Terni costituito da due insediamenti distinti, Matterella e Precetto, dominati da due castelli di pendio muniti nei secc. 12°-13°, a guardia di un [...] di restauro, che venne tuttavia portata a termine dal successore, Enrico II, in collaborazione con l'abate 1979), rintracciandone i possibili modelli, al di là delle Alpi, in Cluny II e nel St. Michael di Hildesheim, mediati forse dal S. Salvatore ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] ospiti, il palazzo dell'abate, altre chiese e, nel caso dei monasteri più grandi, come quelli di Saint-Denis o di San Vincenzo al Volturno, noto a livello archeologico nell'abbazia della Novalesa, a Cluny, a Farfa, a Montecassino, a San Vincenzo al ...
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DOSSALE
A. Condorelli
Con il termine d. (dal lat. medievale dorsale, doscale, torsale) si suole indicare - per esteso rispetto alla sua accezione originaria di 'veste' che ricopre il dorso di un altare [...] , Mus. Nat. du Moyen Age, Thermes de Cluny), a triangolo acuto (Cristo benedicente e santi di Meliore di Jacopo, del 1271; Firenze, Uffizi), a semplice terminazione rettilinea aggettante (S. Antonio Abate e santi, di Simone da Cusighe, del sec. 14 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: L'abbazia
Laura Saladino
L’abbazia
Con il termine “abbazia” si indica una fondazione monastica (benedettina, [...] del IX secolo, opera probabile dell’abate Gisulfo (797-817), che estese i lavori di costruzione e rifacimento a tutto il Consistenti trasformazioni secondo le nuove norme si osservano a Cluny, dove viene riedificata la chiesa abbaziale, consacrata nel ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...