Sanudo, Marin
Andrea Matucci
Detto il Giovane per distinguerlo dal suo omonimo, operante nella prima metà del 14° secolo. Nacque nel 1466 a Venezia da un’antica famiglia del patriziato veneto e, anche [...] si confrontava, pur usando la lingua volgare, con simili prove di illustri contemporanei come i Rerum Venetarum aburbeconditalibri XXXIII di Marcantonio Sabellico, pubblicati nel 1487, o il De origine urbis Venetiarum di Bernardo Giustinian, di ...
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CATTANEO, Galeazzo (Galeazzo Cattaneo de Grumellis, Galeazzo Grumello, Gramillo, Granello, Galeazzo Gonzaga, Galeazzo da Mantova)
Giustiniana Migliardi O' Riordan Colasanti
Nacque nella seconda metà [...] . 531 s.; S. A. Maffei, Gli annali di Mantova, Tortona 1675, pp. 742, 744 s.; M. A. Sabellico, Rerum Venetarum aburbecondita... libri XXXIII, in Istorici delle cose veneziane, I, Venezia 1718, pp. 452 s.; G. della Corte, Dell'istoria della città di ...
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DELLA TENCA, Simone (Simone d'Arezzo)
Paolo Cherubini
Nacque ad Arezzo, probabilmente intorno al 1280, da ser Benvenuto di Bonaventura. Fu certamente notaio (sebbene siano scarsissimi i documenti pervenutici [...] Colonna: fu probabilmente da questi incontri che si presentò al Petrarca la possibilità di ricomporre quanto era possibile conoscere degli AbUrbeconditalibri di Livio, anche grazie al fatto che proprio l'amicizia col D. gli offrì la possibilità di ...
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GIARRATANO, Cesare
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Popoli (Pescara) il 24 luglio 1880 da Salvatore e da Ida Carradori.
La famiglia doveva essere agiata, perché risulta che una certa larghezza [...] Tacito, Le storie, Firenze 1929; L. Apuleio, Metamorphoseon libri XI, Augustae Taurinorum 1929; L'undecimo libro dell'Eneide, in Studi virgiliani, II (1932), pp. 255-282; T. Livio, Aburbeconditalibri XLI-XLV, Romae 1933; Fabio, Marcello e Scipione ...
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Scienza greco-romana. La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
Alan C. Bowen
La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
I documenti superstiti della scienza del cielo tra il IV sec. a.C. e [...] degli storici antichi, Livio non si propone di registrare semplicemente i fatti. La sua grande opera in numerosi libri, Aburbecondita, è una monumentale storia di Roma, dalla fondazione fino ai suoi tempi, nella quale egli attribuisce una maggiore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] lasciarono un segno profondo nella memoria storica dei tempi successivi, a cominciare da Livio nei suoi libriabUrbecondita, nonché da Tacito – generalmente ritenuto «uno dei maestri della moderna storiografia politica dalla Controriforma fino agli ...
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Storico latino, epistolografo (magister memoriae) di Valente imperatore d'Oriente (364-378 d. C.), per incarico del quale scrisse il Breviarium aburbecondita, sommario di storia romana dalle origini [...] al 364 d. C., in 10 libri. L'opera in prosa semplice e chiara, pur nella sua brevità quasi epigrafica, attinge a varie fonti; fu tradotta in greco da Peanio (circa il 380) e da Capitone (fine 5º - inizio 6º sec.). Rimaneggiata e continuata da Paolo ...
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Nome sotto il quale è noto lo storico Marcantonio Cocci o Coccio (Vicovaro, Roma, 1436 circa - Venezia 1506). Fece parte dell'Accademia romana di Pomponio Leto e insegnò retorica a Udine (1473-83) e a [...] , epistole, opere di argomento giuridico, politico e storico, fra cui Rerum Venetarum aburbecondita ad Marcum Barbadicum Venetiarum principem libri XXXIII (1487); De latinae linguae reparatione (1489); Enneades sive Rapsodiae historiarum (1498 ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] , era però il tonalamatl, parola che si può tradurre "il libro dei segni del giorno". Constava di 260 giorni questo spazio di , la quale così avrebbe fatto bisestili tutti gli anni aburbecondita (e tutti gli anni giuliani) denotati da numeri che ...
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È un determinato punto fissato nel tempo, generalmente in corrispondenza del verificarsi d'un avvenimento di speciale importanza, e dal quale si cominciano a contare gli anni.
Oriente. - Nell'antico Oriente [...] , dei grandi scrittori almeno, soltanto Polibio, nei primi cinque libri della sua opera (v. per es. l'indicazione della data anni dalle origini di Roma, o, come si diceva, aburbecondita (era della fondazione di Roma). Quest'ultimo modo di datazione ...
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absit iniuria verbo
‹... ini̯ùria ...› (lat. «sia lungi dalla parola l’offesa»). – Adattamento di una frase dello storico latino Tito Livio (che nel libro IX, cap. 19 della sua storia di Roma Ab urbe condita dice: absit invidia verbo); si...