To Be or Not to Be
Serge Toubiana
(USA 1941, 1942, Vogliamo vivere, bianco e nero, 99m); regia: Ernst Lubitsch; produzione: Ernst Lubitsch, Alexander Korda per Romaine; soggetto: Ernst Lubitsch, Melchior [...] Atwill (Ravitch), Stanley Ridges (professor Alexander Siletsky), Sig Ruman (colonello Erhardt), 1978 e n. 290-291, juillet-août 1978.
A. Insdorf, To Be or Not to Be, in "American Film", n. 2, November 1979.
V. Amiel, Derrière la porte… un rideau de ...
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Josephson, Erland
Stefano Boni
Attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico svedese, nato il 15 giugno 1923 a Stoccolma. Cresciuto alla scuola del teatro nordico e abituato a una recitazione [...] le ultime fatiche bergmaniane, da Fanny och Alexander (1982; Fanny e Alexander) a Efter repetitionen (1984; Dopo la prova Italia una raccolta antologica dei suoi numerosi scritti autobiografici (Memorie di un attore, a cura di V. Monaco Westersthal). ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] H.W.B. Joseph, H.A. Prichard, G.E. Moore e B. Russell e, per certi aspetti, S. Alexander. Pur convergendo su un tema comune e la stagione finale della guerra, e Sciuscià (1946) di V. De Sica, sceneggiatura di C. Zavattini, storia di due bambini ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] hanno nella produzione di effetti spettacolari (v. cinema digitale) non ha fatto M.J. Freeman, una sorta di sequel che ha ben poco a che fare con il film originario e con il romanzo.
The Troy (2004) di W. Petersen ad Alexander (2004) di O. Stone. Pur ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] oscurità, quando c'è, piuttosto che a generare ansia serve a far nascere le gag e gli arte e gli amori di Rembrandt), che Alexander Korda, sfidando l'apparente buon senso, girò S.M. Ejzenštejn, Izbrannye proizvedenija v šesti tomach, Opere scelte in ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] The killers. È questa la caratteristica del cinema moderno (v. modernità), a partire dalla Nouvelle vague, in cui il narratore non è degli amici Bernstein e Leland, della moglie Susan Alexander e infine quello del maggiordomo. Ognuno di questi ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] Cavalcanti, Robert Mallet-Stevens, per il quale v. architettura), come a quelle del realismo poetico (v. realismo) degli anni Trenta (oltre a L. Barsacq, Lazare Meerson e Alexander Trauner).
Appare evidente comunque come l'approccio 'europeo' alla s ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] o Tom Cruise, ai vampiri-donna (a partire dal film di Carl Th. Dreyer; v. oltre: Percorsi del fantastico), Nosferatu Berger, Michael Powell, Tim Whelan, e dei non accreditati Alexander e Zoltan Korda, dalle atmosfere magiche e dagli effetti speciali ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] e Danièle Huillet, Alexander Kluge, Rainer Werner Fassbinder a fondamento del cinema, e che ha subito nel corso della sua storia un processo di standardizzazione in virtù delle convenzioni di una tradizione sbilanciata in direzione comunicativa (v ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] I. Joe (I forzati della gloria) di W.A. Wellman, A walk in the sun (Passeggiata al sole ‒ Salerno storico in costume (Henry V, 1944, Enrico V, di Laurence Olivier; Up front, 1951, Marmittoni al fronte, di Alexander Hall; How I won the war, 1967, ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava nella pronuncia antica il...