CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] , coll. 869, 1262; XXXV, ibid. 1908, col. 780; LXVI, ibid. 1916, col. 66; LXXXIX, ibid. 1926, col. 889; CLVI, ibid. 1939, col. 500; CLXI, ibid. 1941, col. 428; A. Legrenzi, V. Borghini, II, Udine 1910, pp. 49 s. (il C., però, non è abate); C. Vidi ...
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AURELI, Aurelio
Claudio Mutini
Nacque a Murano nella prima metà del sec. XVII. Nel 1652 compose il primo dramma per musica, l'Erginda, inaugurando una prodigiosa carriera letteraria che si concluderà [...] . si valse della collaborazione di musicisti rinomati quali D. Freschi e C. Pallavicino, oltre al Rovettino, a P. A. Ziani, a G. Legrenzi.
Considerando la produzione di questo periodo si può anche ravvisare una certa linea evolutiva che conduce dalla ...
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AVERARA (d'Averara), Pietro
Mario Quattrucci
Vissuto a Bergamo tra la seconda metà del sec. XVII e i primi decenni del XVIII, si distinse come librettista fecondo: la prefazione della sua Angelica nel [...] di G. Legrenzi. Seguirono a questo fortunato debutto numerose altre opere (per le quali l'A. si valse I teatri di Bologna nei secc. XVII e XVIII, Bologna 1888, p. 431; A. Paglicci Brozzi, Il Regio Ducal Teatro di Milano nel sec. XVIII, Milano 1894 ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] operistico particolare menzione meritano la scuola romana (D. Mazzocchi, S. Landi, L. Rossi e P.A. Cesti) e quella veneta (oltre a Monteverdi, P.F. Cavalli, G. Legrenzi ecc.). La creazione dell’opera buffa rafforzò il successo di questo genere e G. B ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] 16° sec. si sviluppò lo stile gotico, d’influsso francese a S e a Cracovia, tedesco a N; esso influì anche sulle chiese di rito greco, di importanti presenze straniere, quali quelle di G. Legrenzi; fiorente fu ancora la scuola locale degli organisti ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] ch'essa medesima aveva proposti o comunque accolti agli albori della strumentalità pura: con il Legrenzi, con il Caldara, anche gli operisti collaborano a questi sviluppi, i quali si avviano al trionfo italiano dello stile concertante che recherà il ...
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BEREGAN, Nicolò (Berengani, Bergani)
Giorgio E. Ferrari
Nacque a Vicenza il 21 (o forse più esattamente l'11) febbr. 1627, da Alessandro e dalla gentildonna, pure vicentina, Faustina Chiericati. Nel [...] canonico làteranense (pure per il Niccolini, 1671, e replicato a Bologna).
Dopo una dozzina d'anni di silenzio si avrà di nuovo rappresentato e impresso un melodramma del B., musicato dal Legrenzi, per il Teatro ducale di Mantova: l'Ottaviano Cesare ...
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