Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] Italia e odio contro lo straniero.
Vita e opere
Stabilitosi ventenne a Milano, divenne amico di Foscolo, il quale lodò la sua prima d'Engaddi e Igina d'Asti, composte in carcere aVenezia; Leoniero da Dertona, composta allo Spielberg, poi Gismonda ...
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Poeta russo (Leningrado 1940 - New York 1996). Di famiglia ebrea, autodidatta, avendo lasciato la scuola a 15 anni, cominciò a pubblicare le sue poesie nel 1958. Processato per "parassitismo", subì un [...] premio Nobel per la letteratura. Negli anni Novanta ha continuato a risiedere negli Stati Uniti, dove ha svolto attività accademica poetessa M.I. Cvetaeva (O Cvetaevoj "Sulla Cvetaeva", 1997). Per suo espresso desiderio è stato sepolto aVenezia. ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] aVenezia, fu infine dal 1768 prof. di lettere ebraiche e greche nell'univ. di Padova. Dal suo maestro, l'abate G. Toaldo, egli aveva avuto le prime indicazioni a , combattendo in parte le teorie di F. A. Wolf. Da ricordare anche il Saggio sulla ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] ; implicato nella congiura del 1522 contro il cardinale Giulio de' Medici, fuggì aVenezia e di lì in Francia (mentre due dei congiurati furono condannati a morte); tornò a Firenze nel 1527 dopo la cacciata dei Medici ed ebbe affidate missioni ...
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Critico letterario (Torino 1719 - Londra 1789). Il B. fu il maggiore dei critici italiani del suo tempo e la sua pagina si ravviva anche artisticamente quando la vocazione polemica si illumina nella difesa [...] sue opere si ricorda il Discours sur Shakespeare et sur monsieur de Voltaire (1777).
Vita e opere
AVenezia strinse amicizia coi due Gozzi e fu poi a Milano, dove fece parte del primo nucleo degli accademici Trasformati. Nel 1751, per desiderio di ...
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Poeta (Ferrara 1538 - Venezia 1612). Autore di rime, trattati e di una commedia (La idropica, 1584), deve la sua fama al Pastor fido (1589), tragicommedia pastorale con cui inaugurò un nuovo genere, privo [...] e ambascerie in Italia e fuori (tra l'altro fu aVenezia presso il doge Pietro Loredan e a Torino, nel 1569-70, presso Emanuele Filiberto, infine a Roma presso Gregorio XIII); nel 1602 fu a Urbino presso il duca Francesco Maria della Rovere e nel ...
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Scrittore (Firenze 1513 - Monselice 1574). Spirito inquieto e curioso, ingegno versatile e bizzarro, fu autore prolifico. Sua opera maggiore sono I marmi (1553).
Vita
Frate servita, abbandonò nel 1540 [...] , infine Piacenza, dove frequentò i corsi di giurisprudenza); fu poi a Roma e di qui tornò a Firenze, ove aprì una stamperia con poca fortuna. Dopo altri vagabondaggi, si fermò aVenezia dove fu tra i primi componenti dell'Accademia Pellegrina con il ...
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Architetto e scrittore italiano (Roma 1836 - Milano 1914), fratello di Arrigo. Educato aVenezia, nel 1856 fu chiamato dal suo maestro P. Selvatico a insegnare all'Accademia. Dal 1860, per 48 anni, insegnò [...] di Padova), intendendone con intelligenza i valori; tra le sue opere originali sono da ricordare il grandioso scalone di palazzo Franchetti aVenezia; a Padova il Palazzo delle debite (1872-77) e il Museo (1878); la Casa di riposo per i musicisti ...
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Scrittore (Loreto 1556 - Venezia 1613). Dal 1592 ricoprì svariati uffici a Roma e in altre terre dello Stato Pontificio. Nel 1612, lasciato il suo impiego, passò aVenezia dove pubblicò le due centurie [...] dei Ragguagli di Parnaso (1612-13), l'opera sua più famosa, in cui, fingendosi gazzettiere ("menante") di un parlamento presieduto in Parnaso da Apollo, giudica sui costumi, le idee, la letteratura, la ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi aVenezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] città contro l'assedio di N. Piccinino) e si concluse nel 1452 con la nomina a procuratore di S. Marco. Il suo vasto epistolario, oltre a darci viva testimonianza dei suoi interessi religiosi, politici e letterarî, costituisce anche una preziosa ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...