Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] , B. Rucellai e molti altri, insieme al lavoro umanistico, lo studio del greco con G. Lascaris e M. Musuro, l'attività editoriale aVenezia presso gli Aldi, fan sì che quando nel 1509 E. lascia l'Italia la sua fama è grandissima: vi era giunto autore ...
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Filologo e critico letterario (Savona 1913 - Venezia 2004). Un ramo della famiglia discende dall'abate Stoppani (1824-1891), e porta vivo il senso di quella missione, che fu del cattolicesimo liberale [...] di Letteratura italiana nell'Università di Catania, 1950 (e poi di Padova, 1952); Vittorio Cini lo sollecita a dirigere la neonata Fondazione Giorgio Cini aVenezia, di cui è stato l'anima per oltre 50 anni. La sua bibliografia, critica, filologica e ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] Vettori il greco e si erudì nel provenzale. Repubblicano, seguace degli Strozzi, fu esule con essi aVenezia, passando poi a Padova e a Bologna, dove fu allievo e amico del filosofo aristocratico L. Boccadiferro. Dato fondo alle sue sostanze, finì ...
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Poeta (Verona 1812 - ivi 1878), studiò a Padova dove conobbe il Prati col quale s'iniziò alla poesia e agl'ideali del Risorgimento. Nel 1848 fu inviato a Parigi dal Manin per sollecitare aiuti aVenezia; [...] di Firenze, nel 1873 fu nominato senatore. La sua fama di poeta, dopo i primi tentativi, si affermò nel 1846 con le Lettere a Maria, e crebbe con il patetico e alquanto lezioso idillio Raffaello e la Fornarina (1855) e più con i canti che, in certo ...
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Letterato (Mansuè 1808 - Napoli 1873). Direttore della rivista triestina Favilla, dopo il 1848 diresse aVenezia il repubblicano Fatti e parole; fu poi a Roma aiutante di Garibaldi e deputato alla Costituente; [...] si ricordano ormai soltanto le Ballate e soprattutto gli Stornelli patriottici, a imitazione dei rispetti popolari toscani. Notevoli anche i vivaci versi in dialetto veneziano, alcune prose storiche o di polemica anticlericale. Grande successo ebbe ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e manifestazioni del gotico compaiono in ogni regione d’I., sebbene attraverso un’interpretazione particolare, da Firenze, a Bologna, aVenezia, a Orvieto, secondo una ricerca di spaziosità, di un equilibrio ritmico, più che della resa estrema della ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] 2 km e, dopo la confluenza di Arkansas e Red River, giunge a superare i 3 km. Il Mississippi riceve un rilevante carico solido dai fine secolo. Sostenitore di Lincoln, che lo nominerà console aVenezia (1861-65), è tra gli iniziatori, negli anni 1870 ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] la madre, che sarebbe morta nel 1556. Fu quindi a Bergamo, presso la famiglia paterna, e, di nuovo col padre, a Pesaro, Urbino e (1559) aVenezia. Tra il 1560 e il 1565 seguì a Padova (e per due anni a Bologna) studî di diritto e poi di filosofia ed ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] solo buffoneschi, della decaduta commedia dell'arte. Dal 1741 al 1743 ebbe anche l'incarico di console della repubblica di Genova aVenezia, ch'egli disimpegnò con molta cura, ma che lo ingolfò in molte noie e spese, senza alcun compenso. Al 1743 ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] Giovanni, che accompagnò fino alla morte di lui (1526). Si rifugiò quindi a Mantova (1526-27) e infine aVenezia, dove trovò sicura e stabile sede sino alla morte; qui l'A. poté continuare, per mezzo di lettere, rime, pronostici satirici, la sua ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...