Famiglia veneta, nota fin dal sec. 10º nel Vicentino sotto il nome di Marassi, poi nel suo ramo principale divenuta Marassi da Seratico, quindi Serego. Fu di sentimenti ghibellini; un Oberto si trasferì [...] ramo veneto cominciò la propria ascesa con Cortesia (anagramma di Seratico), marito di Lucia della Scala e governatore generale aVerona delle armi di Antonio della Scala, e soprattutto col figlio Cortesia II, creato (1434) dall'imperatore Sigismondo ...
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Scultore (sec. 12º). Il suo nome ricorre in cinque epigrafi latine (falsificazione del sec. 18º l'epigrafe volgare riferita a Nicolao scolptore nel duomo di Ferrara) che documentano l'attività svolta nella [...] di profeti; lunetta con S. Giorgio e il drago, 1135) e aVerona, nella chiesa di S. Zeno (protiro della porta maggiore con S. Zeno tra il popolo; rilievi marmorei a destra del portale maggiore con Scene della Genesi e Storie di ...
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Architetto italiano (Torino 1870 - ivi 1968). Si formò a Torino con C. Caselli (1849-1932), allievo e collaboratore di A. Antonelli; lavorò poi con R. D'Aronco a İstanbul (1893-96) e all'Esposizione di [...] ; tra le opere realizzate, oltre ad alcune d'impianto più monumentale (Cassa di risparmio di Torino, 1912; ponte monumentale aVerona, 1935), notevoli per il rigore costruttivo e funzionale sotteso all'inventiva decorativa sono la villa Falcioni ...
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Pittore (n. Venezia 1400 circa - m. 1470 o 1471). Allievo a Venezia di Gentile da Fabriano, lo seguì a Brescia e a Firenze. Si recò poi a Venezia (1429), aVerona (1436), a Ferrara (1441). Fu amico del [...] le sue opere maggiori, rimangono pochi dipinti, tra cui il Cristo in croce (Museo di Verona) e alcune Madonne (Accademia di Venezia, Galleria Tadini a Lovere, Uffizi di Firenze, Brera di Milano, Louvre), di una raffinata eleganza tardogotica, di ...
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- Ciclista svizzero (n. Wohlen bei Bern 1981). Intrapresa la carriera sportiva all'età di dodici anni, nel 1998 ha conquistato la medaglia d'oro nella prova a cronometro ai Mondiali juniores di Valkenburg, [...] cui ha fatto seguito la medaglia d’oro conseguita l'anno successivo aVerona. Ciclista professionista dal 2001, negli anni successivi si è distinto per le vittorie nelle prove a cronometro del Tour de France, del Tour de Romandie, del Tour de Suisse ...
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Educatore italiano (Genova 1882 - Verona 1959). Scoprì giovanissimo la sua vocazione educativa, di cui è documento lo scritto Juventus juvat (1905). S'impegnò attivamente a diffondere lo scoutismo d'ispirazione [...] di Roma; nel dopoguerra si dedicò alla costituzione di un collegio per orfani di lavoratori, con sede prima a Cortona e poi aVerona, in cui si propose di applicare i principî dello scoutismo alla vita comunitaria. Il suo "metodo naturale", solo ...
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Pittore (Bondanello di Quistello, Mantova, 1878 - Verona 1964). Frequentò le accademie di belle arti di Modena e di Firenze; nel 1900 si recò a Parigi dove, sperimentate anche la scultura e l'incisione, [...] lunghe permanenze nell'isola di Burano, dove lavorò a contatto con G. Rossi, L. A. Scopinich, T. Garbari e altri. Nel 1942, dopo aver insegnato a Lucca e a Monza, si stabilì aVerona. Fu fedele a una pittura dai chiari e delicati accordi cromatici ...
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Figlia (m. 625 circa) di Garibaldo duca di Baviera, sposò (589) aVerona il re longobardo Autari. Con il valido appoggio di papa Gregorio Magno, la regina si adoperò per la conversione al cattolicesimo [...] , ottenendo notevoli successi, soprattutto dopo che, morto Autari, T. sposò Agilulfo, duca di Torino (e cognato d'Autari, a cui succedette sul trono), e lo convertì alla religione cattolica. Anche il figlio Adaloaldo (n. 602) fu battezzato secondo il ...
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Pittore e incisore (n. Murano 1458 - m. 1531). Discendente da una famiglia di maestri vetrai, firmò la parte inferiore della vetrata del transetto dei SS. Giovanni e Paolo a Venezia (1473). I dipinti rivelano [...] Giovanni Bellini, di cui fu aiuto nella decorazione della sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale. Le opere conservate aVerona, dove è documentato nel 1517, mostrano anche l'influenza di Cima da Conegliano: trittico nella chiesa dei SS. Nazaro ...
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Famiglia di pittori. Giambettino (Verona 1706 - ivi 1770) lavorò per breve tempo a Venezia, poi aVerona realizzando opere di soggetto religioso segnate da un classicismo tendente ad un aggraziato patetismo; [...] 1726 - ivi 1796), francescano (fra Felice), che risentì di G. B. Piazzetta, Giandomenico (Verona 1724 - ivi 1793) e Diomiro (Verona 1718 - ivi 1803), soprattutto scultore. A un ramo della stessa famiglia, stabilitosi in Piemonte, appartengono Martino ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...