Scultore (Firenze 1393 - Verona 1435), figlio di Niccolò. Operò quasi sempre a Venezia dove approfondì le soluzioni già avanzate dal padre. Vi appare al seguito di questo già nel 1416; fece poi un breve [...] Giudizio di Salomone, sopra il capitello della Giustizia, nel quale si legge il suo nome; nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, alla tomba del doge Tommaso Mocenigo (1423, in collaborazione con Giovanni di Martino). Operò quindi a Padova e aVerona. ...
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Pittore (Cavalese 1732 - Roma 1798). Nipote e allievo di Francesco U., fu poi a Vienna con lo zio Michelangelo (v.) e aVerona con G. B. Cignaroli. A Roma dal 1758, si avvicinò a M. Knoller e A. R. Mengs, [...] varî collaboratori, la copia delle Logge Vaticane per Caterina II di Russia (Ermitage). n Il fratello Ignazio (Cavalese 1742 - Vienna 1797), con lui a Roma dal 1769, si stabilì a Vienna (dal 1776), dove lavorò per l'aristocrazia e la corte imperiale. ...
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Medico (Busseto 1686 - Verona 1745). Dopo aver compiuto gli studî medici a Parma, diede inizio a un'irrequieta quanto fortunata attività di lavoro, che lo portò a viaggiare per tutta l'Europa, spesso assieme [...] di comici. Soggiornò a Roma, Londra (dove rimase tre anni e pubblicò, nel 1710, un Breve trattato della peste e sua l'Anonimo; conseguì la laurea in chimica a Bologna (1719), si trasferì a Palermo e in seguito aVerona, dove divenne protomedico. ...
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Giurista, letterato, uomo politico (n. 1290 - m. Verona 1362). Nel 1337 procuratore del Comune di Verona; giudice a Vicenza, ambasciatore, conobbe nel 1339 ad Avignone F. Petrarca e strinse con lui un'amicizia [...] che si rinsaldò nelle frequenti visite di Petrarca aVerona. Dalla consultazione diretta di codici conservati appunto nella Capitolare di Verona, G. trasse le cospicue conoscenze letterarie e storiche di cui fa mostra nella sua opera enciclopedica, ...
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Tipografo francese (n. Rouen 1440 circa - m. dopo il 1494), attivo in Italia. Da Padova, ove dal 1474 al 1479 aveva stampato prevalentemente opere di diritto e di medicina, passò aVerona (dove stampò [...] Flavio Giuseppe, nel Natale del 1480) e successivamente a Venezia, ove lavorò anche associato con Nicola de Contengo, ferrarese, e con Giovanni de Gregori da Forlì. Nel 1491-92 era a Modena, in società con Paolo Mundatore; qui pubblicò, tra l'altro, ...
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Letterato e scrittore (Brescia 1788 - ivi 1855); prof. a Brescia e aVerona, espulso dall'insegnamento (1821) perché ritenuto cospiratore; dal 1836 segretario dell'Ateneo bresciano; collaborò al Conciliatore. [...] Scrisse (1815) la Coltivazione dei cedri, poema didascalico d'intonazione neoclassica; poi, convertitosi al romanticismo, scrisse poesie di intonazione lamartiniana e byroniana (si ricordano soprattutto ...
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Pedagogista e letterato (Marradi 1556 circa - Verona 1624 circa). Fondò aVerona una scuola a spese del comune, in opposizione alle scuole confessionali. Partecipò alle maggiori polemiche letterarie del [...] superiorità di Ariosto o di Tasso, all'altra sulla legittimità della tragicommedia, accesa dal Pastor fido di B. Guarini, e a quella provocata dall'Anticrusca di P. Beni. Una sua mediocre tragedia, Il Cesare (1594), dedicata ad Alfonso II d'Este ...
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Nobile famiglia comitale fiorente, originaria di Prato (sec. 11º). Di parte ghibellina, si trasferì a Firenze, ove fu ammessa al godimento delle cariche pubbliche. Carlo, figlio di Francesco, fu consigliere [...] accusa di aver tramato una congiura (1414), morì, sembra, in carcere. Nel 1635 con Domenico la famiglia A. passò aVerona, ove fu ascritta a quella nobiltà. Nel 1841 tornò a naturalizzarsi toscana. Da non confondere con altre omonime famiglie nobili. ...
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Bibliofilo (Bologna 1743 - ivi 1811); gesuita, prof. di retorica e umanità aVerona e Bologna (1778-1800) e ivi bibliotecario dell'Istituto delle scienze (1785-98). Ha lasciato a stampa versi e orazioni [...] d'occasione. La sua ricchissima collezione di libri (25.000), manoscritti greci, codici miniati e autografi, che, morendo, lasciò in legato al comune, costituì in seguito, con i fondi provenienti dalle ...
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Letterato (m. Verona dopo il 1329); figura notevole del preumanesimo, fu cancelliere a Milano e a Como e notaio aVerona. Scrisse una Cronica, grande enciclopedia in tre sezione (la prima soltanto conservataci [...] in un manoscritto dell'Ambrosiana), che si distingue da analoghe compilazioni medievali per la conoscenza diretta di alcuni testi classici poco noti al suo tempo, e di memorie storiche relative a città dell'Italia settentrionale. ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...