Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] Laura (di cui con insistenza ma senza sicuro fondamento si è proposta l'identificazione con una Laura o Laureta de Noves, sposata (1926, a cura di N. Festa); Le Familiari (4 voll., 1933-42, a cura di V. Rossi e U. Bosco); Rerum memorandarum libri ( ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] Callistrato), le Tesmoforiazuse (o Le donne alla festa di Demetra Tesmoforos, Θεσμοϕοριάζουσαι, rappresentata nelle Grandi storica di Socrate, ma in realtà la satira di A. è piuttosto generica: è, in fondo, la critica che il non filosofo farà sempre ...
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Scrittore e regista italiano (Parma 1934 - Roma 2013). Ha pubblicato racconti (La polvere sull'erba, 1955), poesie (L'amicizia perduta, 1961), una cronaca-romanzo (Una città in amore, 1962, su figure ed [...] ), Questa specie d'amore (1966), La festa parmigiana (1980), L'eros (1994). Come regista, B. ha diretto la trasposizione cinematografica di alcune sue opere.
Vita e opere
Collaboratore di vari giornali, si è occupato anche di critica letteraria ed ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] il ratto delle Sabine, avvenuto durante una festa, portò a una guerra con i Sabini e il loro re Tito Tazio, che si concluse scomparve misteriosamente (o secondo un’altra versione, fu ucciso e fatto a pezzi dai senatori) divenendo il dio Quirino.
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Poeta norvegese (Kristiansund 1889 - Oslo 1968), il maggiore della generazione tra le due guerre mondiali, formatosi in un'atmosfera di pessimismo e di disperato negativismo. Personale anche nelle prime [...] fest "La festa solitaria", 1911; De hundrede violiner "I cento violini", 1912, offre nelle raccolte posteriori chiaro il dissidio tra il suo individualismo e il credo politico collettivistico che egli accetta: Brød og vin "Pane e politico e religioso, ...
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Poetessa nederlandese (Noordwijk 1869 - Amsterdam 1952). Alla schiva raccolta d'esordio Sonnetten en verzen in terzinen geschreven ("Sonetti e versi in terzine", 1895) fecero seguito Die nieuwe geboort [...] in het woud "La donna nella foresta", 1912; Het feest der gedachtenis "La festa della rimembranza", 1915) confermano la tensione spirituale e la tendenza speculativa di R., progressivamente orientatasi verso un socialismo d'ispirazione cristiana ...
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Poeta italiano (Torino 1899 - Bordighera 1986), fece parte del gruppo fiorentino del Frontespizio, condividendo l'ispirazione cattolica della rivista. Nelle migliori sue poesie (Realtà vince il sogno, [...] popolaresco, incline alla meditazione e all'elegia, s'innalza a visioni surreali. Ha curato due antologie, rispettivamente delle più belle poesie e delle più belle lettere d'amore di tutti i tempi e di tutti i paesi (Festa d'amore, 2 voll., 1952 ...
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Protagonista di una celebre fiaba d'origine popolare. C. è una fanciulla maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre che, con l'aiuto di una fata, prende parte a una festa di corte: il principe se ne [...] innamora e poi la rintraccia, grazie alla scarpetta da lei smarrita. Dalla vicenda hanno tratto ispirazione scrittori (C. Perrault, J. e W. Grimm) e musicisti (G. Rossini, S. Prokof´ev). ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] grandi della terra ovvero B. contro B.», 1981). A. van der Veen è attento osservatore dei problemi dell’uomo e della società in Het wilde feest («La festa sfrenata», 1952) e impegnato nell’analisi personale in Kom mij niet te na («Non venirmi troppo ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] consta di tre elementi: preghiere, letture bibliche, azioni simboliche, (cerimonie proprie del culto festivo). Fra i riti propri del culto domestico, fondamentali la benedizione e distribuzione del pane all’inizio del pasto a opera del capofamiglia ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
festivo
agg. [dal lat. festivus «piacevole, allegro, leggiadro», der. di festus «festivo»]. – 1. a. Di festa, delle feste: giorni feriali e giorni f.; giorno f. a tutti gli effetti civili, agli effetti cioè previsti dalla legge. b. Che si...