baldoria /bal'dɔrja/ s. f. [der. di baldo]. - [riunione chiassosa e spensierata: è giorno di b.] ≈ bisboccia, bisbocciata. ↑ baccano, bagordo, chiasso, confusione, crapula, gozzoviglia, schiamazzo, (lett.) [...] stravizio. ↓ allegria, festa, gioia. ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] dunque essere i sinon. di c., data anche la funzione di ripresa che spesso è propria del termine, soprattutto riferito a frasi o sintagmi verbali: mi sono proprio divertito alla festa di ieri sera, c. che non mi succede molto spesso; parli a voce ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] scritto anche fe o fe'] o féo, fémmo, feste, fénno o férono o féciono o féro; fut. farò; imperat. fai o fa' [senza radd. sint.] o fa [con radd. sint.]; cong. pres. fàccia; cong. imperf. facéssi [ant. e poet. féssi], ecc.; condiz. farèi). - ■ v. tr. 1 ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] dunque essere i sinon. di c., data anche la funzione di ripresa che spesso è propria del termine, soprattutto riferito a frasi o sintagmi verbali: mi sono proprio divertito alla festa di ieri sera, c. che non mi succede molto spesso; parli a voce ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] usati spesso iperb. in similitudini: mi sento un alieno rispetto ai miei coetanei; a quella festa venne trattato come un extraterrestre.
Più lett. e più vicino all’etimo originario è infine il sign. di «che sta al di fuori, che preme dal di fuori ...
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Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] usati spesso iperb. in similitudini: mi sento un alieno rispetto ai miei coetanei; a quella festa venne trattato come un extraterrestre.
Più lett. e più vicino all’etimo originario è infine il sign. di «che sta al di fuori, che preme dal di fuori ...
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sardanapalesco /sardanapa'lesko/ agg. [der. di sardanapalo] (pl. m. -chi), lett. - 1. [di costumi, abitudini di vita e sim., caratterizzati da dissolutezza e sregolatezza estrema, come quelli di Sardanapalo: [...] , vizioso. ↓ sregolato. ↔ castigato, costumato, morigerato. ↑ virtuoso. 2. (estens.) [di costumi, abitudini di vita e sim., caratterizzati da lusso, sfarzo, ecc.: una festa s.] ≈ lussuoso, sfarzoso, sontuoso. ↔ modesto, semplice. ↑ misero, povero. ...
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tripudio /tri'pudjo/ s. m. [dal lat. tripudium, comp. di tri- "tre" e ped pedis "piede", propr. "danza a tre piedi" e poi "danza gioiosa"]. - 1. [manifestazione vivacemente gioiosa: la notizia della vittoria [...] , avvilimento, mestizia, scoramento, tristezza. 2. (fig.) [spettacolo, spec. della natura, di notevole bellezza e vivacità: un t. di colori] ≈ apoteosi, fantasmagoria, festa, (non com.) kermesse, sfavillìo, sfolgorìo, trionfo. ‖ caleidoscopio. ...
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schifio /ski'fio/ s. m. [der. di schifo¹], region. - [azione o cosa che provoca disgusto, disprezzo e sim.] ≈ e ↔ [→ SCHIFO¹ (2)]. ● Espressioni: fam., finire a schifio [terminare in modo spiacevole: la [...] festaè finita a s.] ≈ (fam.) andare a catafascio (o a rotoli o, volg., a puttane), finire male. ↔ finire bene (o in bellezza). ...
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scocciare¹ [voce di origine merid., der. di coccia, col pref. s- (nel sign. 6)] (io scòccio, ecc.). - ■ v. tr. 1. (region.) [ridurre in pezzi cose fragili] ≈ frantumare, infrangere, rompere, spaccare. [...] v. intr. (aus. avere), fam. [provocare disagio, imbarazzo e sim., con la prep. a: gli scoccia molto chiedere un mi sono proprio scocciato del suo modo di fare; a quella festa ci siamo scocciati] ≈ annoiarsi, infastidirsi, (volg.) rompersi i coglioni ...
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Filologo classico italiano (Matera 1866 - Roma 1940), prof. di letteratura greca all'univ. di Roma (1901-36). Socio nazionale dei Lincei (1928). Tra le molte opere, notevoli per finezza di critica: le edizioni di Giamblico (1895) e Palefato...
– Il dibattito italiano e la trasformazione delle feste popolari. La festa popolare come patrimonio immateriale. Bibliografia
Il dibattito italiano e la trasformazione delle feste popolari. – La nozione di ‘festa popolare’ rimanda a quell’ampio...