ATENEO di Naukratis (᾿Αϑηναῖος, Athenaeus)
A. Pertusi
Grammatico e sofista, nato a Naukratis in Egitto e vissuto prima ad Alessandria e poi a Roma verso la metà del sec. III d. C. Utilizzando il vasto [...] libro intero. Vi si parla dei preparativi di una festae di tutto ciò che può essere necessario: vivande, incidentalmente, ad Efeso (templi ad Atena, ad Artemide, ad Apollo, viii, 361 e); a Siracusa (templi ad Artemide, xiv, 629 c; ad Asklepios, xv, ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo arcaico
Antonio Giuliano
Il periodo arcaico
Il termine “arcaico” fu adottato nell’Ottocento per indicare una fase ancora imperfetta della cultura artistica [...] tortuose, male illuminate, le notti di inverno passano come un incubo. E l’apparizione della primavera (malgrado sia la stagione nella quale scarso è il cibo, come afferma un poeta) èfesta di tutti. L’irrazionale, la potenza del terrore, la paura di ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] . Il fregio, che si snoda per 160 metri, rappresenta la Processione delle Panatenee (la festa più importante della città) e vuole offrire un'immagine ideale di Atene: dei e uomini che si mescolano nei cortei alla presenza di tutti gli eroi che hanno ...
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MINERVA (Minerva)
F. Coarelli
Divinità italica, assimilata all'Atena greca. In origine, con tutta probabilità, non faceva parte del pantheon delle divinità indigeti. Il suo nome, infatti, non appare [...] vel minaretur) mentre si avvicinano probabilmente al vero quelle, assai simili tra loro, di Festo (De verb. sign., 123: Minerva dicta quod bene moneat) e di Arnobio (iii, 31) e S. Agostino (De civit. Dei, vii, 3, da memoria). All'origine sarebbe una ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] semina, la Laus sul lavoro, ma solo nel suo genere il tetrastico si riferisce esclusivamente al sacerdote d'Iside e alla festa di questa dea celebrata allo inizio del mese. Insieme col sacerdote d'Iside sul Calendario di Filocalus si trovano gli ...
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PITAGORA (Πιϑαγόρας, Pythagŏras)
G. Becatti
Filosofo e matematico, figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide [...] lo venerarono come Apollo Iperboreo; si determinò un rapporto fra la figura di P. e il santuario crotoniate di Apollo Pöthios, e la festa pitagorica delle muse rivestì un carattere ufficiale. I discepoli del maestro avevano sviluppato un culto ...
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LIBANIO (Λιβάνιος, Libanius)
G. Manganaro
Celebre avvocato e maestro di retorica, nato ad Antiochia sull'Oronte, nel 314 d. C. e morto circa nel 393.
L. proveniva da famiglia della grande borghesia locale, [...] di Antiochia. La ἔκϕρασις 5 descrive la gioiosa e suggestiva festa delle calende di gennaio, utile a comprendere motivi delle in una clamide che lascia in nudità il ventre, la coscia e la gamba... (qui il testo si interrompe). Il confronto con la ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] suo carattere pubblico: esisteva, evidentemente, anche la religione privata; ognuno poteva sacrificare e aveva culti privati propri, esistevano templi privati efeste private; ma da questa religione dei singoli si distingueva nettamente la religione ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] grandi della terra ovvero B. contro B.», 1981). A. van der Veen è attento osservatore dei problemi dell’uomo e della società in Het wilde feest («La festa sfrenata», 1952) e impegnato nell’analisi personale in Kom mij niet te na («Non venirmi troppo ...
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(gr. ᾿Ολυμπία) Antico centro religioso della Grecia, nell’Elide (Peloponneso). O. visse solo in rapporto con il santuario e con le celebrazioni dei giochi olimpici. L’area del santuario (fig.) presenta [...] in cui si svolgevano i Giochi nella tarda estate. Parte essenziale della festa erano le gare ginniche, che si limitavano in origine a gare di corsa a piedi; si aggiunsero poi la lotta e il pentathlon, il pugilato, la corsa delle quadrighe, la corsa a ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
festivo
agg. [dal lat. festivus «piacevole, allegro, leggiadro», der. di festus «festivo»]. – 1. a. Di festa, delle feste: giorni feriali e giorni f.; giorno f. a tutti gli effetti civili, agli effetti cioè previsti dalla legge. b. Che si...