Economista italiano (Milano 1904 - Auschwitz 1944). Prof. (dal 1935) di scienza delle finanze e poi di economia all'univ. di Trieste; colpito nel 1938 dalle leggi razziali, arrestato e deportato dai Tedeschi nel 1944. Studiò soprattutto le relazioni tra economia e finanza (Sulla tassazione del risparmio, 1928; Sull'influenza dell'imposta sulla domanda e sull'offerta, 1929; Contributo alla determinazione di imposta generale sul reddito e allo studio degli effetti dell'imposta, 1932; Tipi di indagine nell'ambito dell'economia finanziaria, 1932 e 1933; Istituti di credito, 1933; Attività bancaria e attività finanziaria, 1941) e un vivo interesse teorico lo spinse a risalire da indagini particolari ai principî della scienza (I due tipi di indagine nell'ambito dell'economia finanziaria, 1932; I vari tipi di indagine nell'ambito della economia finanziaria, 1933). Si occupò anche di storia delle dottrine economiche (La visione dei fenomeni finanziari nell'opera di G. Cassel, 1932; Alcuni caratteri dell'opera di U. Gobbi, 1934; Ferrariana, 1935; Rileggendo F. Ferrara e Proudhon, 1937; Una critica di Walras a Proudhon, 1937; Preliminari per la trattazione di storia delle dottrine economiche, 1937; Figure di economisti: M. Pantaleoni, 1944). Le sue traduzioni di D. Ricardo (Principii di teoria politica e delle imposte) e di W. S. Jevons (Teoria dell'economia politica ecc.) sono uscite postume (1947).