REDWITZ-SCHMÖLZ, Oskar, barone von
Poeta, nato a Lichtenau (Ansbach) il 28 giugno 1823, morto a St. Gilgenberg (Bayreuth) il 6 luglio 1891. Dopo il grande successo conseguito col poemetto giovanile Amaranth (1849), che per lo spirito idilliaco e antirivoluzionario che l'informa fu salutato, all'indomani della rivoluzione, come il felice inizio di una rinascita romantica e cattolica, il R., abbandonata la carriera legale, attese per due anni a Bonn, sotto la guida K. J. Simrock, agli studî letterarî, e coprì quindi per un anno la cattedra d'estetica all'università di Vienna. Ritiratosi a vita privata nell'avito castello di Schmölz, pubblicò tra il 1856 e il 1863 una serie di drammi storici (Thomas Morus, Philippine Welser, Der Zunftmeister von Nürnberg, Der Doge von Venedig), i quali, sebbene esteticamente falliti, conservano tuttavia un notevole valore documentario, come testimonianza di quella crisi di coscienza che condusse il R., con molti uomini della sua generazione, dal campo cattolico a quello avversario. Ed è pur questo il motivo del suo romanzo autobiografico: Hermann Stark (1864-69), non privo di alcuni pregi nelle scene d'ambiente, e del poemetto Odilo (1878), il quale contiene il suo testamento umano e letterario.
Eletto deputato al parlamento bavarese, visse dal 1861 al 1872 a Monaco, in contatto spirituale coi poeti di quel cenacolo letterario, e quindi, alflitto da grave malattia nervosa, a Merano e a Colle Isarco, ove conobbe l'Ibsen.
Storicamente, la poesia del R. segna il passaggio dalla letteratura d'ispirazione politica, che prepara e accompagna la rivoluzione del '48, al culto della pura forma, che caratterizza i decennî successivi. Ingegno essenzialmente formale e lirico, il R. forzò la sua tenue vena a esprimere concetti e idee troppo superiori alle possibilità della sua arte. Così, nell'Amaranth con la gravità dell'assunto, che è di polemica religiosa e politica, troppo contrastano e l'ingenuità della favola e la forma scialba e impersonale. Restano alcuni brevi squarci lirici, dove pur sotto alle preziosità e alle minuterie neoromantiche si sente qua e là scorrere un fresco rivolo di poesia.
Bibl.: A. Bacmeister, O. R. und seine Dichtungen, Hannover 1854; R. Rabenlechner, O. von R.s religiöser Entwicklungsgang, Amburgo 1897; O. Gmelin e A. W. Ernst, Zur Entstehungsgesch. d. Amaranth, in Euphorion, 1894 (III. Ergänzungsheft); B. Lips, O. von R. als Dichter der "Amaranth", Münster 1908.