Filosofo confuciano e scrittore giapponese (1583-1657), ammesso (1605) fra gli allievi di Fujiwara Seigwa, il volgarizzatore in Giappone della filosofia di Chu Hsi. Come il maestro, H. dovette radersi il capo e vestire la tonaca, assumendo il nome di Dōshun ("primavera della dottrina"), col quale è anche conosciuto. Nel 1608 sostituì Seigwa alla corte dello shōgun Tokugawa, e tutti gli atti ufficiali furono scritti da H., che fu il consulente ufficiale di ogni questione del governo. Ha lasciato 170 opere di vario soggetto.