Rastriya swayamsevak sangh
«Comunità dei volontari nazionali» fondata nel 1925 a Nagpur (Maharashtra, India) da K.B. Hedgewar. Ebbe come obiettivi la propagazione della dottrina dello Hindutva, la difesa militante dell’induismo, e la creazione di una comunità nazionale (sangh) come base sociale del futuro Hindu rashtra, ossia di un sistema politico in cui l’intera popolazione avrebbe dovuto obbligatoriamente aderire alla cultura maggioritaria. La diffusione di tale cultura nazionale unificata venne attuata da centri di addestramento disseminati sul territorio, specie nei piccoli e medi centri urbani dell’India centrosettentrionale, nei quali i giovani adepti erano sottoposti a rigide norme di disciplina sotto il controllo di direttori locali (pracarak), a loro volta coordinati a livello centrale da un comandante supremo (sarsangh-calak). Bandito dopo l’assassinio del Mahatma Gandhi (1948) a opera dell’ex attivista N.V. Godse, fu riabilitato nel 1950 e per diversi anni agì da forum di dibattito della destra indiana. Alla fine degli anni Ottanta tornò alla ribalta della vita pubblica operando di concerto con il Bharatiya janata party e il Vishwa hindu parishad, con i quali formò il cd. Sangh parivar («famiglia delle comunità»).