RAIMONDO conte di Tripoli
Fra i conti di Tripoli, il piccolo stato feudale fondato da Raimondo di Tolosa e da suo figlio Bertrando nella Siria al tempo della prima crociata, tre portarono il nome di Raimondo e regnarono rispettivamente dal 1147 al 1152, dal 1152 al 1187 e dal 1187 al 1200. Di questi il più famoso è il secondo. Discendeva da Raimondo di Tolosa e dal lato materno era nipote di Baldovino II, re di Gerusalemme. Fu un prode guerriero e come tutti i principi franchi che avevano dominî in Terrasanta ebbe continuamente a lottare contro i Turchi. Nel 1164 cadde prigioniero di Nūr ed-Dīn, il quale non lo rilasciò se non dopo parecchi anni. Fu reggente del regno di Gerusalemme durante la minorità prima di Baldovino IV (1174-1176), poi di Baldovino V (1184-1186); e in tale carica si dimostrò abile politico. Alla morte di Baldovino V aspirò alla corona del regno, ma la regina madre, Sibilla, d'accordo con i suoi baroni, gelosi della potenza di Raimondo, offrì il trono al suo secondo marito, Guido di Lusignano. Il conte di Tripoli, indispettito, allora si avvicinò a Nūr ed-Dīn, col quale conchiuse un accordo. Questo suo atto nel momento che i Turchi rinnovavano gli attacchi contro Gerusalemme lo fecero apparire come un traditore della causa cristiana. Tuttavia egli si riprese subito e riconciliatosi col Lusignano combatté a suo fianco nella battaglia di Hittin, dove fu ferito. Morì nel 1187.