propriocezione
Ricezione fisiologica delle informazioni fornite dai propriocettori relativamente alla posizione, al tipo di movimento e alla sua direzione, alla sensazione di pressione. La p. è facilitata dai recettori cutanei. Le due componenti principali della p., cioè il senso di posizione e quello di movimento, sono strettamente connesse, e in condizioni patologiche, salvo rare eccezioni, si perdono contemporaneamente. La valutazione della p. e delle sue patologie si compie tramite precisi test nell’esame neurologico: tipico è il segno di Romberg, ossia l’impossibilità di mantenere l’equilibrio a piedi uniti e occhi chiusi se manca la p. in entrambi gli arti inferiori. La p. dei movimenti passivi si esamina principalmente a livello delle dita delle mani e dei piedi; la p. vibratoria (quella cioè attraverso cui si percepiscono sulla cute vibrazioni non acustiche) con un diapason, ecc. Tutte le vie sensitive possono essere interessate da patologie che coinvolgono la p.: le fibre afferenti, i gangli sensoriali (tabe), il tronco cerebrale, il talamo; per quanto riguarda le lesioni corticali, viene solitamente coinvolto l’emisfero cerebrale parietale controlaterale, ma non in modo esclusivo, perché per es., la p. della direzione di alcuni stimoli tattili è prerogativa dell’emisfero destro.