Manhattan, progetto
Piano di ricerca e sviluppo, promosso dal governo degli Stati Uniti in collaborazione con la Gran Bretagna e il Canada, che portò alla progettazione e alla costruzione della prima bomba atomica, cui partecipò anche E. Fermi con la sua equipe operante nell’Università di Chicago. Il programma si svolse dal 1942 al 1946, con un costo complessivo di circa due miliardi di dollari dell’epoca. V. Bush, allora direttore dell’Office of Scientific Research and Development, ebbe un ruolo cruciale nel convincere il governo statunitense a intraprendere il progetto. Alla fine del conflitto, su richiesta del presidente F.D. Roosevelt, Bush scrisse il famoso rapporto Science. The endless frontier (1945), nel quale la ricerca di base veniva definita come il pacemaker del cambiamento tecnologico. Il rapporto Bush (fortemente influenzato dal successo del progetto M.) sosteneva la necessità di un cospicuo finanziamento governativo della ricerca di base, da proseguire anche in tempo di pace, e conteneva la proposta (poi accolta) di creare un’apposita agenzia federale, la National Science Foundation, preposta alla gestione dei fondi stanziati.