Originariamente, chi occupava il posto più alto in un ordinamento determinato. Forse dal 4° sec., il capo del collegio dei notai pontifici e, prima dell’11° sec., prefetto della cancelleria apostolica e forse anche della biblioteca e dell’archivio della Chiesa romana; dopo di lui veniva il secundicerius; la carica del p. si ritrova presso la cancelleria imperiale, e in altre chiese.
Fu detto p. anche l’ecclesiastico che presiedeva ai suddiaconi e ai chierici minori. Il titolo esiste ancora in alcuni capitoli o collegiate e nelle confraternite, come titolo di dignitario con attribuzioni di direzione e di sorveglianza o puramente onorifiche.